Cambiare il Piano Urbanistico Territoriale di Cetara per costruire 43 mila metri cubi di alloggi in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. E’ questa la denuncia presentata dalle associazioni Italia Nostra Salerno e Club per l’Unesco di Amalfi, dopo aver esaminato la documentazione acquisita che ricostruisce i passaggi destinati a modificare il Put per superare i vincoli normativi che tutelano paesaggio e ambiente. Secondo le associazioni l’intenzione di costruire in 3 aree, a ridosso del centro storico e a Fuenti, dei cosiddetti “alloggi sociali” nonché un Centro di Raccolta rifiuti e una Stazione dei Carabinieri.

«Poiché queste aree – dichiara Raffaella Di Leo, presidente di Italia Nostra Salerno – sono invece oggetto di vincolo paesaggistico che comporta l’inedificabilità assoluta, a questo punto si danno indicazioni per avviare la modifica del PUC, ma soprattutto la variazione del PUT regionale visto che il vincolo nasce proprio dallo strumento normativo sovraordinato a cui i piani comunali sono tenuti ad adeguarsi».

Sulla questione è intervenuto in maniera netta il sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, il quale ha spiegato che si tratta di interventi che si inseriscono perfettamente nel contesto ambientale e architettonico del paese costiero «Il PUT prevede la possibilità di costruire in tre aree anche se in alcune di queste sarebbero stati necessari interventi mastodontici di messa in sicurezza. Abbiamo quindi coinvolto l’autorità di bacino chiedendo di individuare le zone bianche, dove è possibile intervenire in massima sicurezza». A febbraio 2020 è stato approvata dalla Giunta comunale una relazione tecnica che individua le aree per realizzare un volume edificabile complessivo di ben 43.000 metri cubi, per la realizzazione di circa 30 immobili. Nello specifico sono state localizzate una a ridosso del centro storico di Cetara, e due nella frazione Fuenti.

«L’amministrazione sembra andare avanti – denuncia il Club per l’Unesco di Amalfi – senza considerare che anche l’intervento sull’unica zona non esplicitamente ‘bocciata’, quella che ricade in zona 1a del PUT regionale, a ben leggere il parere rilasciato dalla Soprintendenza di Salerno, non può essere considerata edificabile secondo il progetto comunale: non riusciamo a pensare ad un Ente di tutela che autorizzi uno sfregio al paesaggio in una delle residue zone a verde a ridosso del centro storico».

Il punto di vista del sindaco Della Monica, però, è abbastanza divergente visto che annuncia interventi perfettamente inseriti nel contesto della sua cittadina e completamente rispettosi della legge e degli equilibri idrogeologici «Presto sarà presentato un progetto di rigenerazione urbana che riguarderà soltanto la zona 1 quella centrale di Cetara – conclude Della Monica – Un intervento che consentirà la realizzazione di immobili che ben si inseriscono nel contesto del paese e soprattutto in questo modo non ci sarà bisogno di mastodontici interventi di messa in sicurezza in quanto il tutto sarà realizzato in zona bianca».

Si tratta di una vicenda quanto mai delicata visto che riguarda l’equilibrio idrogeologico e strutturale di Cetara. Di certo poter realizzare nuovi immobili, anche se come le associazioni scrivono in una nota negli ultimi anni ha perso circa 400 residenti, potrebbe essere potenzialmente un grande vantaggio. Va da sé che il tutto deve essere realizzato nel rispetto della sicurezza, dell’ambiente, dell’equilibrio e anche della bellezza di un posto rinomato e conosciuto come il borgo di pescatori della Costiera Amalfitana.

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