Ha rischiato di trasformarsi in una tragedia – ma si è conclusa, per fortuna, con un lieto fine, il match Cavese – Paganese, ottavi di finale del campionato nazionale juniores, disputatasi ieri sera al campo sportivo di Roccapiemonte.

Su una palla alta in area di rigore, dopo un cross, si sono lanciati il portiere della Paganese e l’attaccante della Cavese. Lo scontro, involontario, come scrive il portale web del quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno, tra i due è stato violentissimo. Il centravanti della formazione metelliana è ricaduto a terra, battendo la testa e andando in arresto cardio-respiratorio.

Fondamentale l’intervento di Gioacchino Cafaro, infermiere che da anni segue le formazioni giovanili della Cavese. Immediatamente l’uomo ha eseguito le manovre di rianimazione sul ragazzo, che poco dopo ha, per fortuna, ripreso conoscenza.

Condotto in ospedale dal 118 giunto tempestivamente sul posto per i dovuti accertamenti del caso, è risultato negativo anche alla Tc eseguita nelle ore successive. La partita, pochi minuti dopo, ha potuto riprendere il suo corso, terminando, poi 1-0 per i padroni di casa.

Ma a bordo campo, così come sugli spalti, ai classici cori hanno lasciato spazio ben presto le lacrime. Prima di apprensione e, poi, di gioia, una volta constatato il miglioramento delle condizioni cliniche del ragazzo.

«Le lacrime in panchina dopo aver salvato la vita a un aquilotto non hanno bisogno di parole, Grazie Gioacchino, animo nobile, cuore grande e professionista esemplare», si legge sulla pagina social ufficiale della Cavese: senza il suo intervento, probabilmente, avremmo dovuto raccontare una storia ben diversa.