Rischia di perdere la mano sinistra a causa dell’esplosione di un petardo. È accaduto ieri al “Simonetta Lamberti” durante il big match di serie D tra la capolista Gelbison e la Cavese di Emanuele Troise, prima inseguitrice del gruppo I.
L’uomo, nei secondi quarantacinque minuti di gioco, avrebbe acceso una cipolla che è rovinosamente esplosa all’altezza della sua mano. Secondo le prime ricostruzioni il 40enne, dopo aver acceso il materiale pirotecnico – in corso le indagini per capire come abbia fatto a entrare il petardo all’interno dell’impianto, eludendo la sorveglianza – avrebbe riportato la perdita dell’arto a causa della forte esplosione.
La mano sinistra, infatti, sarebbe stata ridotta a in brandelli per cui la situazione sarebbe apparsa fin da subito seria. L’esplosione avrebbe raggiunto anche altri tre supporters di fede aquilotta, i quali non avrebbero riportato danni rilevanti.
L’ambulanza ha raggiunto in pochi minuti l’ingresso della curva sud metelliana ma l’uomo si sarebbe recato presso le forze dell’ordine.
Vista la gravità della situazione, il 40enne è stato subito trasportato, dopo una visita all’ospedale cavese Santa Maria dell’Olmo, presso il plesso ospedaliero Ruggi d’Aragona di Salerno, per sottoporsi a un intervento che possa salvare l’arto.
L’episodio di ieri entra all’interno di una gara di cartello importante per il popolo di fede cavese, che ha seguito con grande trasporto emotivo la gara più importante della stagione. Niente da fare per gli uomini di mister Troisi, che non sono andati oltre lo zero a zero contro il club capofila della costiera cilentana.
La Gelbison, in questo modo, mantiene cinque punti di vantaggio sulla Cavese, che diventano sei grazie al successo maturato nel girone d’andata, che, a nove giornate dal termine delle ostilità, iniziano a diventare se non un’ipoteca una seria garanzia sulle velleità promozione della società rossoblù, sempre più vicina all’agognato passaggio in serie C.
foto G.Palladino