Il caldo non accenna a diminuire, anzi, in questi giorni la Protezione Civile della Regione Campania ha emanato in questi giorni un’allerta meteo per ondate di calore.
Per quanto riguarda la Costiera Amalfitana, il sindaco di Ravello ha pubblicato sabato una ordinanza in cui vieta gli sprechi d’acqua dal momento che, vista la siccità, i serbatoi delle acque potabili iniziano ad andare sotto la soglia di allerta.
Molto probabilmente anche altri sindaci della Costa d’Amalfi si stanno preparando a redigere ordinanze ad hoc. Intanto il sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, con l’ordinanza 182, ha vietato l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dalla rete cittadina per utilizzo diverso da quello civile domestico.
Vietata l’irrigazione/innaffiamento orti, giardini, prati, riempimento piscine, lavaggio auto, annaffiamento di corti e/o piazzali e qualsiasi altro uso diverso dal consumo umano.
“Cambiamenti climatici, siccità, aumento della domanda e sprechi – afferma il vicesindaco con delega all’Ambiente Nunzio Senatore – stanno gravemente compromettendo la disponibilità di una risorsa così preziosa come l’acqua. I nostri comportamenti quotidiani sono fondamentali: le buone pratiche, goccia dopo goccia, contribuiscono a preservarla per le future generazioni”.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito della comunicazione dell’ente gestore Ausino spa, che ha segnalato la presenza di cali di pressione delle reti idriche interne dei Comuni gestiti, a causa di eccessivi assorbimenti, che non sono giustificabili con il normale utilizzo della risorsa idrica a scopo potabile.
Con tale nota è stato chiesto ai sindaci del territorio di adottare provvedimenti tesi a contrastare l’utilizzo improprio della risorsa idropotabile per usi diversi da quelli connessi al consumo umano che posso causare gravi carenze idriche.
La problematica evidenziata, aggravata dall’indubbio mutato scenario indotto dal cambiamento climatico in atto, è destinata ad incrementarsi con l’avanzare della fase centrale della stagione estiva, durante la quale è inevitabile che i consumi idrici tendano ad incrementarsi.