Cento castelli da conoscere in Campania: questo il titolo del libro che sta per giungere in edicola, unitamente al quotidiano “La Città” di Salerno.

Quello proposto dal libro è un vero e proprio viaggio fotografico e narrativo tra grandi e piccole fortificazioni, da quelle più conosciute alle più nascoste, negli stati di conservazione più disparati, disseminate nella regione: cento in totale, come riportato nel titolo.

Nella Divina

Di questi, ventotto sono nel Salernitano e soltanto uno è in Costiera Amalfitana: si tratta del Castello di San Nicola di Thoro Plano, a Maiori.

La struttura del IX secolo è ubicata sulle pendici dei Monti Lattari: sconosciuta ai più, fu rimaneggiata più volte. I resti della fortificazione oggi presenti risalgono al 1465.

Acquisito dalla famiglia Piccolomini, il castello fu utilizzato fino al XIX secolo come luogo di custodia dei raccolti.

Il libro

Secondo l’autore Roberto Pellecchia visitare i cento castelli selezionati dall’opera costituisce un’occasione utile per rivivere e immaginare le vicende medievali che portarono alla loro costruzione e che li videro testimoni di guerre, distruzioni, invasioni di popolazioni che si succedettero, storie di nobili dinastie.

I castelli della Campania – racconta l’autoreerano in realtà molti di più ma una parte venne distrutta già in epoche remote, andando talvolta persa anche la memoria storica, e quelli che sono rimasti non hanno avuto vita facile. Il continuo mutare delle dominazioni nell’Italia meridionale, nonché il verificarsi di frequenti terremoti, mise a dura prova la sopravvivenza di quasi tutti i castelli che, nel corso dei secoli, vennero distrutti, ricostruiti, rimaneggiati o abbandonati del tutto, a seconda delle necessità e delle risorse economiche dei feudatari e della popolazione”.

In origine i castelli medievali avevano una funzione prevalentemente militare, difesi da mura e torri, con un mastio che rappresentava un luogo di difesa estrema.

Con la comparsa delle armi da fuoco molti castelli divennero inadatti a resistere ai colpi delle bombarde, per cui in molti casi furono completamente ristrutturati ad opera di ingegneri militari che si prodigarono nel progettare strutture sempre più resistenti ad ogni tipo di assalto.

La scelta dei castelli da includere nella lista non è stata affatto facile per l’autore del libro.

Scegliere cento castelli tra tutti quelli presenti nella regione non è stato semplice – ha aggiunto PellecchiaLa selezione è stata condotta in ragione di alcuni criteri oggettivi e anche di alcuni criteri soggettivi spiegati nell’introduzione del testo. Alla fine, il volume è stato realizzato per chi ancora si emoziona nel vedere un castello, per chi a tale visione si abbandona ai ricordi e alla fantasia, per chi magari ha voglia di conoscere, attraverso le immagini e qualche breve nota storica, la parte più corposa e più rappresentativa di questo grande patrimonio campano, i cento castelli che sono l’oggetto di questa pubblicazione