Ricavato in un’antica merceria di inizio secolo scorso, al piano strada di un antico palazzo del borgo costiero di Maiori, proprio sulle sponde del torrente Rheginna Maior che la taglia in due parti quasi uguali, a gestirlo c’è il giovane Vincenzo Carfagno.

Classe 1994, un passato da calciatore, ha scelto ora un campo diametralmente opposto rispetto a quello in cui aveva concentrato i suoi impegni professionali.

E tutto questo è accaduto, ovviamente, per amore, grazie a Clelia De Marco, che viene da una famiglia già impegnata nel settore dell’ospitalità e, quindi, non pienamente distante da questi scenari.

In cucina c’è invece Lina Criscuoli, artefice della combinazione piacevole tra drink e food che si viene a creare in questa raccolta saletta.

La formula è quella dello spirits and kitchen, abbastanza raro in Costa d’Amalfi.

A dare valore aggiunto al locale c’è, indubbiamente, una carta dei vini e dei distillati decisamente ricca, dietro la quale ci sono lo studio e la ricerca del bartender ravellese Pantaleone Carotenuto, autore, tra l’altro, della nuova drinklist che Casa Ferraiuolo ha realizzato per la stagione estiva 2023.

Le etichette sono poste in bella vista sugli scaffali del locale, che, ovviamente, è interamente incassato in una scura strutture di legno color noce che lo rende particolarmente raccolto, in un’atmosfera che sicuramente può esprimersi al meglio durante l’inverno.

 

Ad aprire le danze sulla carta, ci sono gli antipasti, sia di mare che di terra: da menzionare l’ampia selezione di bruschette e bruschettoni, e i primi piatti della tradizione. Sono, in particolare, gli spaghetti a farla da padroni, in preparazioni sia innovative che iconiche della Divina (non a caso, danno il nome al locale): si spazia, solo per citarne alcuni tra i più rappresentativi e graditi anche dalla vasta platea di turisti (tanti sono gli stranieri) che frequentano l’Antica Rheginna Maior, dalla carbonara, alla Nerano, a quelli “della nonna” con le polpette al ragù, fino a proposte di mare (alle vongole o, ancora, con colatura, pan grattato e limone).

Ma è soprattutto la drink list in abbinamento ai piatti della spaghetteria a dare ulteriore valore aggiunto alla merceria divenuta bistrot: ecco che si avvicendano lo Champagne & Flowers, con Pisco infuso ai fiori rosa ,violetta ,lavanda , acacia, gelsomino bitter peychaud’s, polvere di ylang-ylang, castagne al cognac; il Saturnus, vero fiore all’occhiello della proposta, con una veste che evoca gli anelli del pianeta magico per eccellenza, con mezcal, liquore di mais, chicha morada , bitter pompelmo rosa, ed oro per uso alimentare, il Sffron Sour, con bourbon allo zafferano, sciroppo al cardamomo nero e lemon grass, ananas, bitter alle foglie di tabacco e finocchietto. 

La freschezza sprizza da tutti i pori dell’Iceland Tonic, con gin islandese, sale nero vulcanico islandese, the al muschio, soluzione salina ed acqua tonica, mentre nell’ Exotic Espresso Martini la vodka, bevanda alcolica russa per eccellenza, alla vaniglia e nocciole, si fonde con il coffe cold drew della Tanzania, a essere impreziosito, poi, dallo sciroppo alla fava Tonja , dal pungente quanto basta ma non eccessivamente spigoloso liquore messicano Ancho Reyes, e, last but not least, dall’essenza amarognola del cacao salato.