Due gli aspetti più critici della sanità in Campania: i fondi ed il personale, entrambi carenti.

Lo ha ribadito il presidente della Regione Vincenzo De Luca in visita ieri sera a Maiori, dove si è soffermato anche sulla futura casa di comunità di Tramonti. Una struttura socioassistenziale fondamentale per il territorio che, una volta realizzata, sarà l’unica di questo tipo in Costiera Amalfitana.

Abbiamo completato la gara per la progettazione: dobbiamo realizzare 170 case di comunità. Abbiamo venti lotti, i progettisti stanno lavorando“, ha puntualizzato il Governatore specificando l’intenzione di Palazzo di Santa Lucia di puntare alla realizzazione di strutture di questo tipo in maniera diffusa sul territorio regionale.

Sarebbero, tuttavia, la carenza di risorse economiche, e, non ultima, quella di personale, ad allungare i tempi per il completamento delle strutture.

Anche qui non si è data risposta a chi mettere dentro le case di comunità: servono attrezzature, personale e tecnologie – ha aggiunto il Governatore che ha specificato le sue perplessità sui temuti presunti tagli del Governo alla sanità pubblica – Ci auguriamo di avere un po’ di respiro nei prossimi anni, ma la criticità è sempre quella: fondi sanitari e personale. E da questo punto di vista dobbiamo combattere perchè la Campania da anni viene indegnamente penalizzata“.

La  struttura di Tramonti

La Casa della Comunità è stata finanziata con i fondi PNRR: al comune di Tramonti è stato concesso un finanziamento di quasi 1 milione e mezzo di euro, nello specifico di 1.477.640,22 euro. L’iter amministrativo per la struttura è iniziato qualche anno fa quando l‘amministrazione comunale ha proposto all’Azienda Sanitaria Locale il comune di Tramonti come località dove progettare e costruire una Casa della Comunità.

La struttura sarà realizzata nella frazione Pietre, previa riqualificazione dell’area, in passato destinata ad accogliere gli sfollati del tragico sisma del 1980. La Casa della Comunità sarà promotrice di un modello di intervento multidisciplinare, nonché luogo privilegiato per la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria.

Come funzionerà

L’assistito potrà entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria per la progettazione e l’erogazione degli interventi sanitari, il luogo in cui il SSN si coordina e si integra con il sistema dei servizi sociali degli enti locali proponendo un raccordo intra – settoriale dei servizi, in termini di percorsi e soluzioni, basati sui diversi ambiti di competenza.

Nella struttura il Medico di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta lavoreranno in équipe, in collaborazione con gli infermieri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali e gli altri professionisti sanitari. Inoltre, la presenza degli assistenti sociali rafforzerà il ruolo dei servizi sociali territoriali, nonché una loro maggiore integrazione con la componente sanitaria assistenziale.

In base alle esigenze, infine, potranno essere implementati anche servizi sociali e assistenziali rivolti prioritariamente alle persone anziane e fragili. Sempre negli stessi spazi verrà realizzata un centrale operativa territoriale (COT) che dovrà svolgere una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali e che dialogherà con la rete dell’emergenza-urgenza.

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