Divieto di somministrazione di bevande in contenitori di vetro e uso di bombolette spray. Scattano le prime limitazioni in vista dell’edizione primaverile del Gran Carnevale Maiorese. L’evento, curato da Alfonso Pastore, prenderà il via il prossimo 6 maggio. I dettagli.

Una tradizione che ripercorre la storia e i ricordi di numerose generazioni, un evento che ha il potere di congiungere grandi e piccini, un trionfo di creatività e magia. Parliamo del Gran Carnevale Maiorese, evento cult della cittadina costiera che ogni anno calamita sul territorio migliaia di visitatori.

Andato in archivio non senza le proverbiali complessità dei grandi eventi la rassegna di febbraio – dal carro venuto giù nei preparativi alle decisioni per il vincitore passando per i sondaggi – Maiori si appresta a ospitare altre grandi insegna del panorama nazionale.

Parliamo, ad esempio, di Viareggio. Ma anche di altri grandi organizzatori da ogni parte d’Italia, come aveva anticipato il direttore artistico Alfonso Pastore nella nostra intervista telefonica. Leggi qui l’approfondimento.

In occasione della manifestazione di maggio, che prenderà il via sul lungomare di Maiori dal 6 al 14 maggio, l’ente ha pubblicato alcune ordinanze relative ai divieti nei giorni di festa.

In particolare, nelle giornate del 7 e del 14 maggio, è fatto divieto di vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie e bicchieri di vetro da parte degli esercenti e la loro stessa detenzione. I contravventori saranno puniti con una sanzione amministrativa dai 25 ai 500 euro.

Dal 7 al 14 maggio, invece, su tutto il territorio comunale, scatterà il divieto di usare bombolette spray contenenti materiale schiumogeno e colorante e altri articoli “fastidiosi e molesti” in uso nel periodo di carnevale. Tra le altre, fialette puzzolenti, uova, polverine pruriginose, manganelli, petardi, fiaccole e getti d’acqua. Anche qui è prevista ammenda per i trasgressori: si va dai 25 ai 150 euro.

Si inizia già a intravedere i carri che sfilano in quella che sarà l’edizione più attesa degli ultimi anni. Dopo il biennio pandemico c’è infatti voglia di tornare a respirare l’allegria, bene immateriale di cui tutti hanno un disperato bisogno.

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