Nelle ore successive nella provincia di Napoli, più precisamente a Casoria, è stato intercettato dalle forze dell’ordine un “outlet clandestino” nel sottoscala di una 32enne del posto.
La giovane con l’aiuto della sorella ha allestito un vero e proprio negozio per uomo e per donna esponendo circa 1760 capi di abbigliamento.
Questi capi erano perlopiù bottini di furti commessi dalle due complici presso i megastore di Bershka e Zara, due conosciutissime marche di fast-faschion amate soprattutto degli acquirenti più giovani.
In particolare i megastore colpiti dalle rapine sono principalmente due, abbastanza vicini al luogo in cui è stato allestito l’outlet clandestino: quello di Caserta e quello di Bari.
Lo stock di merce sparito dai magazzini ha un valore di circa 60mila euro, soldi che spariti anche dai bilanci dei magazzini hanno messo a serio rischio quest’ultimi.
Tra questi abiti, inoltre, si nascondevano ben 416 abiti e 79 paia di scarpe di diverse importanti marche contraffatte.
Per quanto riguarda i complici di questo reato, la donna è finita in manette e per il momento si trova agli arresti domiciliari in attesa di giudizio; mentre la sorella a il proprietario del locale nel quale è stato allestito questo outlet clandestino sono stati denunciati e attualmente in stato di libertà.
Tutti e tre ora risponderanno di ricettazione, produzione e commercializzazione di merce contraffatta.
Il bottino collezionato dalle due donne e in particolare la merce originale presente, è stato restituito all’azienda.
Questo sicuramente non è il primo, né sarà l’ultimo caso di contraffazione e commercializzazione di merce rubata o falsa.
Si spera, però, che con il passare del tempo questo fenomeno possa almeno rallentare per poi finalmente estinguersi del tutto.