“Si offre lavoro a una receptionist donna, di massimo 30 anni, capace di parlare inglese, e – insieme al curriculum – si chiede una foto in costume da bagno”.
È questo l’annuncio di una azienda di Napoli che si occupa di vigilanza privata e accoglienza in strutture e che sta creando polemiche su internet. A riportare la notizia è l’Ansa.
Napoli, azienda cerca receptionist: inviare foto in costume
L’ annuncio è relativo ad un lavoro in un ufficio nel Centro direzionale di Napoli e l’offerta di lavoro è stata pubblicata anche su diversi siti Web specializzati. In alcuni è stata poi corretta, omettendo la richiesta di foto in costume.
Ma le polemiche montano on-line per la richiesta: “si richiederà l’invio di una foto a figura intera in costume da bagno o similare”. Inutili i tentativi di entrare in contatto con l’azienda attraverso i numeri telefonici indicati.
In merito agli annunci di lavoro ci sono leggi ben precise che regolano a chi e come possono essere rivolti. Queste leggi spesso sono ignorate al punto da rendere tristemente ordinari annunci che invece non sarebbero regolari.
Ogni annuncio di lavoro, ad esempio, deve essere rivolto ad entrambi i sessi. Poche le eccezioni concesse, solo nei casi in cui il sesso del lavoratore è determinante ai fini del ruolo da svolgere. Per esempio nel mondo dello spettacolo e della moda, dove occorrerà necessariamente avere un indossatore per la moda uomo e un’indossatrice per la moda femminile, oppure un attore dello stesso sesso del personaggio da impersonare.
Discriminazioni sul piano fisico sono accettabili solo quando sono funzionali al lavoro da svolgere. È il caso dei predetti modelli e attori, ma anche di ruoli come quelli nelle forze armate, in cui sono fondamentali determinate doti fisiche, quali un’altezza minima o una certa massa muscolare.