“ ‘A piccerella”: è così che viene soprannominata Maria Licciardi, classe 1951, per via della statura minuta. Il suo fermo è avvenuto ieri a Roma da parte dei carabinieri del Ros.

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, afferma che si tratta di un “segnale forte all’interno dello Stato” nella lotta alla Camorra.

Licciardi era da anni collocata ai massimi livelli della camorra, componente della cupola che guida l’Alleanza di Secondigliano e capo del clan fondato dal fratello Gennaro.

È stata proprio lei ad essere di ispirazione per la creazione del personaggio della lady camorra “Scianel” all’interno della serie Gomorra. Lo afferma lo stesso Roberto Saviano.

Le accuse contro Maria Licciardi sono molteplici. Associazione camorristica, estorsione, ricettazione e turbativa d’asta, per di più aggravati da finalità mafiosa.

Per ben due volte Licciardi aveva evitato la cattura. Dopo due anni di latitanza è stata arrestata nel 2001, per poi tornare in libertà nel 2009. Nel 2019 si è resa irreperibile nel maxiblitz che si è concluso con 126 misure cautelari e il sequestro di beni dal valore di 130 milioni. Due settimane dopo, l’ordinanza di arresto venne annullato, rendendo così ” ‘A piccirella” di nuovo libera.

La situazione è rimasta invariata fino al decreto di fermo della Procura di Napoli eseguito ieri all’aeroporto di Ciampino, a Roma, dove Licciardi si stava imbarcando per la Spagna.

Queste sono le parole di Lamorgese, che loda in particolare “l’impegno e la determinazione della magistratura e delle forze di polizia per contrastare le organizzazioni camorristiche che controllano capillarmente ampi territori e gestiscono affari illeciti anche attraverso una strategia comune”.

Classe 2001, vive ad Amalfi. Studentessa di Scienze della Comunicazione presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha una buona conoscenza di inglese, francese e spagnolo.Ha frequentato un corso di fotografia. Le piace l’arte, la musica, la moda, viaggiare e leggere.