Il film C’era una volta in America è un bellissimo di Sergio Leone che ha fatto molto successo e in Italia è uscito nel 1984. In molti si chiedono se la storia narrata si ispira ad una realmente accaduta. Prima di scoprirlo vediamo insieme la trama.
La trama di C’era una volta in America
Siamo negli anni Venti a New York in cui troviamo una band di piccoli ragazzini con a capo Noodles e Max. Entrambi sono ebrei e vivono per strada grazie a piccoli furti, scippi e ricatti ai poliziotti del quartiere.
Giungiamo al periodo del Proibizionismo e i due non sono più ragazzini, ma uomini disposti a qualunque cosa pur di emergere nella società. Guardandosi indietro la loro strada è caratterizzata da sangue, morti, amori violati e amicizie di comodo. Purtroppo però le questioni in sospeso presentano sempre un conto da pagare, anche a distanza di tempo.
Nel 1933 qualcuno sta cercando David Aaronson, conosciuto come Noodles. Eve, la sua compagna viene uccisa e un suo amico viene picchiato a sangue al fine di fargli confessare dove si trovi. Noodles si sta nascondendo in un vecchio teatro cinese sempre fatto di oppio perché vuole dimenticare la morte dei suoi più cari amici, tra sui Max.
I sicari riescono a trovarlo, ma lui trova il modo per scappare e riesce a prendere un treno per Buffalo. Scompare così per 30 anni. Quando ritorna a New York per una lettera ricevuta, viene immerso dai troppi ricordi in cui gli viene in mente di quando è stato arrestato per ben 10 anni. Alla sua uscita dal carcere sono gli anni del Proibizionismo in cui verrà coinvolto in un giro criminale.
Il film si svolge nei tre momenti cruciali della vita di Noodles, ossia quello della giovinezza, quello da adulto e da anziano percorrendo un excursus di ricordi e amozioni. In molti si chiedono se la storia sia ispirata ad una realmente esistita. Scopriamolo insieme.
C’era una volta in America è basato su una storia vera?
Il film di Sergio Leone C’era una volta in America non si basa su una storia realmente accaduta, piuttosto su un romanzo precedente. Questo si intitola The Hoods scritto e pubblicato da Harry Grey nel 1952.
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La storia di per sé non riguarda un evento in particolare, ma si ispira alle esperienze dell’autore stesso. Per chi non lo sapesse Grey è stato un criminale nei primi anni del Novecento stiamo parlando di una delle pochissime autobiografie mai pubblicate di un gangster.