Biscotti buonissimi alla nocciola, ma dall’aspetto non sembrerebbe: si tratta dei brutti ma buoni.
Questi biscotti “irregolari” si preparano con nocciole e meringa, sono molto facili da fare, e in genere vengono preparati durante le feste di Natale.
Brutti ma buoni: origine e curiosità
Sono biscotti originari del Nord Italia: la storia narra che sono nati nel 1878 per opera di Costantino Veniani, in provincia di Varese.
Ma i brutti ma buoni si fanno tradizionalmente anche in altre regioni del Settentrione come in Piemonte, a Borgomanero, oppure in Emilia Romagna, o ancora in Toscana, in zona Prato.
In Sicilia esistono dei dolci che si chiamano brutti ma buoni, ma vengono preparati con gli avanzi di altri dolci, e poi glassati.
Da noi, in provincia di Salerno, li fanno molto bene a Giffoni, che è la patria della Nocciola IGP omonima.
Vediamo la ricetta tradizionale di queste piccole e golose bontà.
Brutti ma Buoni: la Ricetta Originale
Ingredienti
80 grammi di albume d’uovo, 110 grammi di zucchero, 150 grammi di granella di nocciole (se riuscite di Giffoni IGP), 1 cucchiaino di polvere di vaniglia.
Preparazione
Cominciate a togliere l’albume dalle uova e montatelo a neve con la frusta elettrica, o se preferite o mano o in planetaria.
Formatasi un pò di schiuma aggiungete la polvere di vaniglia.
Unite poi lo zucchero poco alla volta, lentamente, sempre montando e continuate così per altri 5 minuti fino a che non otterrete la classica “neve”.
Avete così preparato la meringa: aggiungete ora la granella di nocciole, mescolando con calma dal basso verso l’alto con una spatola.
Mettete il composto ottenuto in una pentola e cuocete sul fuoco a fiamma bassa.
Continuate a mescolare sempre con la spatola, per non fare attaccare la meringa sul fondo della pentola.
Vedrete che il composto prenderà coloro e diventerà più denso.
Adesso, con due cucchiaini formate dei dischi di impasto e inseriteli su una placca da forno, magari su carta da forno.
Infornate in forno ventilato e preriscaldato a 130 gradi per 50 minuti.
Vi accorgerete che i brutti ma buoni saranno cotti quanto risulteranno asciutti e leggeri.
Sfornate tutto e lascia raffreddare. Servite.
Brutti ma buoni: le varianti e come conservarli
Esistono anche della varianti di questa ricetta base.
C’è chi al posto delle nocciole o insieme ad esse ci mette anche mandorle e/o pistacchi, i canditi e anche le spezie come cannello o zenzero in polvere.
Volendo, potete anche ricoprirli con una glassa al cioccolato, magari fondente, che sarebbe preferibile.
Questi biscotti sono conservabili per 7 giorni chiusi in un barattolo di vetro o all’interno di scatole di latta.
Non si consiglia di congelarli perchè l’umidità li danneggerebbe.