Il noto giornalista di Raiuno Bruno Vespa sarà protagonista, a Positano, di un nuovo appuntamento della rassegna culturale “Positano Mare, Sole e Cultura”, che seguirà il filone tematico “Il Peso dell’Europa”.

Vespa interverrà quale autore del volume La grande tempesta, edito da Mondadori. Quella di sabato (a partire dalle 21, in Piazza Flavio Gioia, ndr) sarà, infatti, una serata alla scoperta delle vicende che portarono alla conferma di Sergio Mattarella al Quirinale e dell’improvvisa crisi del governo Draghi, imploso nel luglio dello scorso anno. L’evento vedrà la partecipazione del direttore de “Il Mattino” Francesco de Core.

Ma non mancheranno anche altri importanti appuntamenti nel corso della settimana: giovedì 6, sempre alle 21, in Piazza Flavio Gioia, sarà Daniele Mencarelli ad essere il protagonista del quarto appuntamento della rassegna organizzata in collaborazione con Mondadori, il Comune di Positano, la Camera di Commercio di Salerno e la Fondazione Carisal.

Il fil rouge che, come ben noto, guida gli appuntamenti culturali dell’estate positanese è “La leggerezza pensosa”.

Il tema della serata sarà “Il peso dell’amore”: l’autore di Fame d’aria, anche questo edito da Mondadori, farà i conti con uno dei sentimenti più intensi: l’amore genitoriale, addentrandosi in quella sottilissima linea di demarcazione fra tragedia e rinascita.

Fame d’aria inaugura una nuova fase della mia produzione narrativa, artistica. Questo dovrei dire se seguissi le divisioni, posticce, ridicole, che giudicano la letteratura in base a ciò che precede il gesto della scrittura. Dirò altro – commentò Mencarelli a margine dell’uscita della sua opera in libreria – Fame d’aria prosegue il corpo a corpo con la realtà che ho iniziato dalla prima volta che ho poggiato la penna su un foglio. Un corpo a corpo che nessuno può vincere, perché nessuno scrive meglio della realtà, nessuno offre con la stessa nuda violenza la bellezza e il dolore, l’amore e la morte“.

Mencarelli aspira ad essere uno “scrittore sentinella“: così, infatti, ama farsi definire.

Appartengo alla categoria degli scrittori sentinelle. Scrivo di persone, vite, che mi chiedono di essere testimoniate, senza avermelo mai chiesto, almeno a parole – aggiunse MencarelliScrivo da sentinella per vegliare il presente. Per vegliare i viventi. Scrivo di cose visibili e invisibili. Il desiderio è sempre lo stesso: avverare la scrittura. Fare della parola qualcosa di vicino alla carne. Con una sola speranza“.

Gli incontri sono aperti al pubblico e sarà possibile accedere senza necessità di prenotare.

 

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