Natalia Grace è una donna diventata famosa per aver ispirato le vicende raccontate nel film Orphan. Ripercorriamo insieme la trama del film e qualche curiosità relativa alla sua condizione.

Orphan: la trama del film

Nel 2009 esce nelle sale cinematografiche un film che verrà per molto tempo considerato uno dei più bei lungometraggi horror dell’ultimo periodo. La protagonista è la piccola Ester, una bambina di 8 anni che si ritrova in orfanotrofio a causa della perdita dei suoi genitori. Dall’altra parte una coppia, Kate e John, sono tristi per la morte della loro figlia ed è per questo che decidono di adottare una bambina.

I due hanno altri due figli ovvero Max, una piccola bambina sorda di 5 anni e Daniel che, invece, sembra avere dei problemi a scuola. Noi due vedranno quindi la piccola Ester e commossi per la sua storia decideranno di portarlo a casa con loro. Dopo poco tempo però la madre noterà come la piccola mette in atto dei comportamenti piuttosto strani, molti dei quali mettono a repentaglio la sopravvivenza dei suoi due bambini. Alla fine Kate condurrà un po’ di ricerche e scoprirà che Ester non è una bambina di 8 anni ma un’adulta di circa 25.

La verità su Natalia Grace

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Ester si ispira proprio a una Natalia Grace una ragazza ucraina che ha trascorso gran parte della sua vita in orfanotrofio, in quanto ha perso i genitori quando era molto piccola. La giovane ragazza è affetta da una condizione nota come nanismo ed è proprio per questa patologia che non cresce rimanendo dell’aspetto molto simile a una bambina di circa 10 anni.

Tutto questo le ha causato grandi turbe psicologiche, motivo per cui la donna ha continuato a fingere di essere una bambina anche quando aveva già compiuto vent’anni. Come se tutto questo non fosse già di per sè abbastanza grave, Natalia aveva vissuto in diverse famiglie, ognuna delle quali aveva poi dichiarato come la stessa fosse ingestibile e in parte pericolosa. I genitori adottivi di Natalia infatti, hanno raccontato di come i suoi atteggiamenti fossero piuttosto ambigui nei confronti dei padri. Natalia arrivò perfino a tentare di uccidere la sua madre adottiva.