Il passo dei giganti. Comunque la si voglia pensare, Silvio Berlusconi ha tracciato un solco importante nella storia italiana. Dai convivi del San Pietro di Positano fino alle nozze a Ravello per la sorella della Pascale. Una storia italiana che parte dal 1994.
Il successo sul versante politico di Silvio – la cui discesa in campo si fa risalire al lontano 1994, in occasione del discorso preregistrato mandato alle emittenti televisive – si fa risalire a tre elementi. Primo tra questi l’essere stato il primo politico italiano a introdurre una strategia vincente di political branding, che si lega all’auto promozione tanto all’interno del partito quanto presso il proprio elettorato di riferimento.
L’uso strategico della comunicazione per la costruzione del brand ha consentito a Berlusconi l’identificazione immediata nell’attore politico. Il Cavaliere ha mostrato grande abilità per via del naturale collateralismo con il mondo dei media. C’è, inoltre, da segnalare l’abilità di costruire e sviluppare narrazioni politiche basate su schemi forse poco complessi ma decisamente ridondanti.
Sono ancora vive, a tal proposito, le parole evocative usate dallo stesso Berlusconi il 26 gennaio del 1994, in occasione della sua ormai celebre discesa in campo. Il Cav si presenta come l’eroe che sente il richiamo della Patria, sfida i pericoli e accorre incurante dei suoi interessi personali. È vincente la capacità di presentarsi, fin da subito, come uomo della gente.
La seduttività di Berlusconi è resa durevole dalla “Capacità di alternare i momenti di leggerezza del bambino spensierato, che rompe il flusso degli eventi del mondo reale, con la dura imposizione della sua autorità, basata sul suo immenso potere e la capacità di affrontare le lamentele dei suoi stessi alleati“, come scriveva Prospero.
Successivamente lo spazio politico-comunicativo è rimasto scoperto con l’apparente allontanamento di Berlusconi dalla scena politica del 2011.
COSTIERA AMALFITANA – Sovente il Cav si è intrattenuto nella Divina per diversi motivi. Anche se non direttamente, ha favorito la campagna elettorale di Antonio Tajani, che si è collegato telefonicamente con l’ex premier nella visita alla villa comunale dello scorso anno.
Il Cav è stato ospite anche del San Pietro di Positano, struttura ricettiva delle star, nonché grande amico di Zeffirelli, uomo del villa Treville.
L’ultima visita in Costiera Amalfitana risale al 2017. Berlusconi partecipò, in veste di testimone, alle nozze di Marianna Pascale. Il rito civile si è celebrato a Ravello. L’ex senatore di Forza Italia è arrivato all’hotel Caruso. A poche decine di metri il belvedere della Principessa di Piemonte, spazio verde affacciato sul paradiso blu della Divina.