Al Parco Archeologico dei Campi Flegrei spuntano scritte e disegni risalenti al ‘500.
A Bacoli, presso le Terme di Baia gli archeologi hanno scoperto decine di disegni e scritte in carboncino sui muri di una cisterna romana. A fornire i dettagli di questa meravigliosa scoperta è il Parco Archeologico dei Campi Flegrei sulla sua pagina Facebook:
“Dalle pareti liberate dai frammenti sono apparsi decine di graffiti e scritte in carboncino, realizzati tra il 1500 e il 1700″
Tali scritte, potrebbero appartenere a prigionieri reclusi in questi spazi, ricordano gli archeologici. Tra i graffiti spicca quello di “Johannes Articulus de Rotenburgensis”, forse un monaco luterano.
L’uomo, nel 1574, si affida chiaramente al Vangelo di Giovanni per trovare la salvezza. Le parole riportate dal monaco sono, infatti: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.
Le pareti della cisterna, mostrano inoltre una serie di disegni significativi: volti di soldati dal cappello piumato e armati di spada, navi di svariate dimensioni e un grande cavallo completo dei suoi finimenti. Tutti protagonisti di un’epoca e di uno scenario che rievoca la guerra.

I disegni e le preghiere, trasmettono l’angoscia e la paura di quei terribili momenti che non sono poi così lontani da noi, se si pensa all’Ucraina che proprio in questo momento sta è in ginocchio.
Si legge dalla comunicazione del Parco infatti che: “E’ un’angoscia simile a quella che proviamo tutti in questi giorni osservando battaglie e nuove guerre in Europa che avremmo sperato di indagare solo scorrendo le pagine della storia” .
