Overtourism e “turistificazione” del territorio: sono questi alcuni dei rischi evidenziati dal primo cittadino di Amalfi Daniele Milano nel corso del suo intervento nel Consiglio Comunale di ieri sera.
Proprio il sindaco della città costiera ha sottolineato la necessità di regolamentare i b&b e le case vacanza che sono proliferati ad Amalfi così come in altre aree del territorio nazionale.
Fenomeni, questi ultimi, che hanno scaturito una “risposta” da parte di Abbac, l’associazione che tutela e riunisce i proprietari di strutture extra-alberghiere in Campania, presieduta a livello regionale da Agostino Ingenito e rappresentata in Costiera Amalfitana dal delegato Costantino Della Pietra.
L’associazione ha, più volte, in passato, evidenziato la presenza di abusi, e insiste nel sottolineare la necessità di contrastare le irregolarità presenti nel settore ricettivo.
“Prendiamo atto che il sindaco di Amalfi abbia sollevato il rischio di turistificazione sul territorio, dichiarandolo in consiglio comunale – hanno affermato Ingenito e Della Pietra – Sono anni che a più riprese abbiamo sollevato la questione. Ci permettiamo di ricordare che alcuni anni fa, presentammo e pubblicammo ufficialmente anche un elenco di annunci di abusivi ma fummo duramente attaccati anche dalle stesse istituzioni locali con minacce di diffide e denunce” .
Pur essendoci molte contraddizioni tra normativa nazionale e regionale sul tema, “il sindaco di Amalfi – hanno proseguito i rappresentanti di Abbac – può svolgere diverse azioni di controllo e monitoraggio, con sue specifiche competenze sia per verifiche ispettive, preventive e di routine contro abusivismo, illegittimità e difformità urbanistiche ed esercizio irregolare di attività professionali”.
In primo luogo, andrebbe compiuta un’analisi del fabbisogno abitativo “per accertare le reali necessità di famiglie e residenti“, tenendo conto anche, però, che l’aumento di strutture ha portato a più gettito per tributi ed oneri oltre che garantire riqualificazione del patrimonio edilizio privato.
Occorre, però, che l’ente si doti di un preciso cronoprogramma, con risorse e personale da impiegare sul territorio, richiedendo anche, al tempo stesso, chiarimenti a Palazzo di Città sulle azioni già compiute per fronteggiare l’abusivismo ricettivo.
“Per quanto Amalfi possa essere estesa è certamente meno complicato rispetto ad una media città, di accertarsi delle regolarità urbanistiche di immobili trasformati in pseudo case vacanze senza alcuna scia o palesando difformi vani anche per tante altre strutture ricettive esistenti compreso alberghi”, hanno proseguito sul punto i rappresentanti di Abbac.
“Occorre lavorare ad una sinergia che dia maggiori risultati per monitorare il fenomeno per garantire tutela e salvaguardia delle comunità. La sostenibilità e l’equilibrio non sono parole da coniugare alla bisogna ma vanno combinate con delle scelte anche drastiche anche in relazione al marcato escursionismo, e sulle inaccettabili condizioni della mobilità – hanno concluso il presidente Abbac Agostino Ingenito e il delegato Costiera Amalfitana Agostino Della Pietra – Restiamo dunque disponibili a fornire un contributo per garantire qualità della vita, tutela delle comunità perché il turismo continui ad essere un’opportunità e non un danno per il territorio“.