Susanna e Carlotta sono le due figlie di Gigi Proietti, che è scomparso nel 2020. Sono le figlie del famoso attore e della sua compagna Sagitta Alter. Susanna e Carlotta a proposito del loro padre hanno raccontato che non era un uomo espansivo nel manifestare i sentimenti. Era un uomo di poche parole, una persona timida.
Le due figlie di Gigi Proietti lavorano nel mondo dello spettacolo. Sono state sempre legate al padre ed è stato proprio quest’ultimo ad incoraggiarle ad andare avanti e a seguire le loro passioni e la loro strada, senza farsi influenzare dagli altri. Ma scopriamo di più su ciò che riguarda le figlie di Gigi Proietti, Susanna e Carlotta.
Susanna Proietti è nata a Roma nel 1978. È la primogenita del famoso attore. Lei si interessa del mondo dello spettacolo e lavora come costumista e scenografa.
Carlotta Proietti è nata il 2 marzo del 1981 e ha ricevuto la sua formazione studiando presso la scuola attori del Cantiere Teatrale di Paola Tiziana Cruciani. Diverse sono le produzioni televisive a cui ha preso parte, tra le quali possiamo ricordare la serie Una pallottola nel cuore.
Ha dei ricordi davvero molto importanti, perché fin da piccola ricorda che insieme alla madre e alla sorella andavano a vedere gli spettacoli del padre e c’erano sempre molte persone che volevano congratularsi con lui.
Era una specie di “gelosia” quella di Carlotta, per la quale era difficile dividere il suo papà con gli altri. Ha riferito che si ricorda che c’erano sempre persone che quando uscivano lo fermavano per chiedergli l’autografo.
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Proprio a Carlotta il padre ha trasmesso in particolare la passione del teatro. Lei dice di essere una privilegiata in qualche modo perché ha avuto sempre un rapporto aperto con il padre, soprattutto quando ha cominciato ad affiancarlo nel lavoro.
In una recente intervista è stata proprio la figlia Carlotta a riferire che insieme alla sorella e al cugino Raffaele stanno portando avanti alcuni progetti che erano nati proprio con la presenza di Gigi.
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Ha fatto presente di tenere al fatto che il padre non venga ricordato in modo riduttivo, perché Gigi Proietti, secondo lei, era una figura complessa e allo stesso tempo molto semplice, capace di distinguere sempre tra serietà e scherzo. Lo ha definito come un vero e proprio uomo di teatro, oltre che un artigiano.
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