Provare ad abbracciare le vibrazioni di un’autunno che fino a qualche giorno fa ha saputo ancora regalare emozioni estive – e che forse soltanto da oggi si esprime in tutta la sua essenza – in un drink: all’Antica Cartiera, il ristorante dell’Hotel Marmorata di Ravello (la cui brigata è guidata dallo chef Giuseppe Forte), la creatività del bartender Ivan Arpino si è espressa in una nuova proposta: l’“Autumn Blue”.
Una miscela stagionale, quest’ultima, che è un po’ l’epitome, una sintesi estrema ma ben riuscita dei sapori autunnali con un tocco di eleganza.
Pochi e relativamente semplici gli ingredienti per poter realizzare una creazione davvero fresca e coinvolgente al palato: gin, curaçao, sciroppo al lime, succo di mela e succo di limone, insieme ad una piccola quantità di albume e, come garnish, una rondella di mela o arancia disidratata, sono miscelati nello shaker e, subito dopo, serviti in una coppetta martini precedentemente raffreddata.
La storia dell’Antica Cartiera
Intorno all’anno 1000, linea di demarcazione tra Alto e Basso Medioevo, negli anni della gloriosa Repubblica Marinara, sulla costa ravellese di Marmorata sorgeva un antico mulino. Nel ‘400, questo fu trasformato in una cartiera, sfruttando la forza dell’acqua della cascata che vi sfocia.
Originariamente, la cartiera di Marmorata era di proprietà della famiglia Confalone. Nel corso del 1600 la proprietà della struttura passò alla famiglia Camera d’Afflitto.
Nel 1930 uno dei discendenti, Eustachio, chiese al padre di poter vivere nella casa padronale e di procedere, al contempo, con la fabbricazione della carta, all’epoca ancora diffusa in Costiera.
In seguito, vi aggiunse anche un frantoio. Nel 1964, quando la Costiera Amalfitana era ormai già affermata turisticamente, la struttura passò nelle mani del figlio di Eustachio, Salvatore, che utilizzò questo luogo incantevole per trascorrere le vacanze estive insieme alla famiglia e ad alcuni amici.
La cartiera, nel frattempo, cessò la sua attività e la struttura divenne, in gran parte, adibita a deposito della non lontana azienda vinicola Sammarco.
In seguito al sisma dell’80 Salvatore decise di trasferirsi definitivamente da Nocera, dove risiedeva nei mesi invernali, in Costiera Amalfitana: nacque, così, l’intuizione di trasformare l’antica cartiera in una struttura ricettiva, che aprì le sue porte nel marzo del 1983.
Il “Marmorata” divenne sin da subito un “Art Hotel”: Salvatore e sua moglie Laura, infatti, erano appassionati di nautica. Sin da subito decisero di arredare questo gioiello della Divina con alcuni pezzi originali di navi ormai dismesse. Punto di forza dell’hotel, oggi gestito dalle loro figlie Anna e Manuela, è divenuta, progressivamente, la cucina