Anche Atrani, rappresentata dal vicesindaco Michele Siravo, all’udienza speciale con Papa Francesco dello scorso sabato.
L’emozionante incontro riservato, che si è tenuto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, ha visto la presenza di una nutrita delegazione (circa 200 sindaci) provenienti da tutta Italia: non sono mancati anche, tra i presenti, alcuni primi cittadini del Salernitano. Presenti, tra gli altri, erano Gianfranco Valiante (sindaco di Baronissi), Modesto Lamattina (Caggiano), Antonio Briscione (Contursi Terme), Giuseppe Caso (Romagnano al Monte) e Oscar Imbriaco (Laviano).
Il Santo Padre, nel suo saluto, ha sottolineato l’importanza di ASMEL (che conta 4.296 piccoli comuni associati) nel favorire l’associazionismo, la collaborazione e la coesione tra le singole realtà territoriali e lo Stato, in ossequio al principio di sussidiarietà tanto caro alla dottrina sociale della Chiesa.
Il Pontefice ha poi voluto incentrare il suo discorso su due tematiche fondamentali: le difficoltà che i piccoli comuni, e di conseguenza anche le popolazioni che li abitano, scontano in termini di opportunità rispetto alle grandi realtà urbane; e lo spopolamento, connesso al bisogno di spostarsi altrove proprio per garantirsi migliori opportunità di vivere una vita dignitosa, che rende più difficile la cura del territorio, con ricadute pericolose in termini di dissesto idrogeologico.
Da qui l’auspicio di Papa Francesco affinché le piccole realtà possano trasformarsi in laboratori di innovazione sociale in grado di leggere in maniera diversa le dinamiche della società del progresso, sfruttando anche le potenzialità positive legate all’intelligenza artificiale nella cura dei territori, delle persone e della democrazia intesa come casa comune.