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Atrani, estate rovente: non si fermano le polemiche su lido e spiaggia libera

Si alimentano ogni giorno di più ad Atrani le polemiche riguardo la fruizione del lido “Atrani”, situato sul lato “Scoglio a Pizzo”, che il comune ha dato in gestione alla Miramare service, e della spiaggia libera lato Arcate.

Molte delle polemiche riguardo il lido riguardano la modalità di accesso e fruizione dello stesso: tariffa agevolata per i residenti a 10 euro al giorno o con possibilità di abbonamento mensile sempre a prezzo scontato, mentre tutti i non residenti pagano un ingresso di 35 euro giornaliero che dà diritto ad un ombrellone e due sdraio.

Malcontento per questa scelta per i nativi atranesi ma che hanno residenza in altri comuni e che, di fatto, non possono usufruire dell’agevolazione. A far salire poi il lido Atrani alla cronaca non solo locale anche la dichiarazione del professor Richer che ha affermato di non aver potuto pagare per un singolo lettino ed ombrellone e che quindi gli era stata negata la possibilità di fare il bagno.

A lui il comune di piccolo per estensione territoriale d’Italia ha risposto che lato Arcate c’è tutto un arenile a disposizione per cui nessuno gli ha negato questa possibilità. Ma le polemiche di questi giorni riguardano anche la spiaggia libera. In molti, tra residenti e non residenti si sono infatti lamentati delle condizioni in cui versa la spiaggia.

Assenza di una doccia pubblica, assenza di un campo boe, tanti residui ferrosi arrugginiti e sporcizia in generale. Per lido questione chiusa: è gestito da un ente pubblico dove prezzo e modalità di accesso vengono definite da un provvedimento di Giunta. Per quanto riguarda la spiaggia libera il primo cittadino di Atrani, Luciano De Rosa, ha rilasciato ad Amalfi Notizie alcune importanti precisazioni.

Atrani, spiaggia libera: le dichiarazioni del sindaco De Rosa

Quello che il comune di Atrani ha voluto fare è aver lasciato una porzione di spiaggia completamente a libera fruizione di tutti. Per quanto riguarda l’assenza di una doccia questa può essere tranquillamente fatta presso il lido Atrani. A tal proposito anticipiamo che, a causa della siccità, a breve il comune emanerà una ordinanza contro gli sprechi. Resteranno aperte solo le docce a gettoni e quindi a tempo per limitare lo spreco d’acqua.

Essendo poi una spiaggia libera non è obbligatorio per l’ente pubblico, per legge, far presidiare la spiaggia da addetti al salvataggio. Per quanto riguarda invece la pulizia della spiaggia siamo dinanzi un nodo districato da sciogliere. 

Le spiagge fanno parte integrante del territorio comunale, e dunque la Polizia Municipale deve vigilare, e la Ditta della Nettezza Urbana ha il compito della pulizia. Ma questo avviene quando sulle spiagge vengono trovati rifiuti di modeste dimensioni e sicuramente non residui i ferri arrugginiti. Inoltre d’accordo con la Miramare saranno installati dei contenitori per la raccolta differenziata nei pressi dell’arenile.

Nel momento in cui si vogliono ulteriori servizi sulla spiaggia libera, questa non sarebbe più libera ma diventerebbe a pagamento. Basta pensare all’esempio di Vietri sul Mare dove l’accesso in spiaggia libera avviene tramite il pagamento della cifra simbolica di 1 euro che garantisce altri servizi tra cui solo ed esclusivamente la pulizia dell’arenile.

«Credo fermamente che la spiaggia sia un bene pubblico – conclude il primo cittadino De Rosa. Abbiamo voluto dare la possibilità ad atranesi e non di avere a disposizione una spiaggia completamente libera sul modello di quella di Castiglione di Ravello di cui ho una esperienza decennale assolutamente positiva».

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