Un unica passeggiata con un marciapiede rialzato dal bivio di Castiglione allo stradone di Amalfi. Capitolo viabilità: un progetto preliminare per il parcheggio in roccia. Tre milioni e mezzo di euro per la risistemazione della scogliera frangiflutti a largo della piccola spiaggia. Al tramonto del 2022 nuove e vecchie idee amministrative nel comune di Atrani. I dettagli raccontati sulle colonne di Repubblica.

Ad Atrani si lavora per garantire la piena fruibilità e sicurezza del territorio. Il più piccolo comune d’Italia, infatti, deve fare i conti con la fragilità della costa, tallone d’Achille di tutti i comuni della Divina. Sul tema è intervenuta l’Amministrazione che fa capo a Luciano De Rosa Laderchi.

Focus la sicurezza stradale. Presentato il progetto di un marciapiede a sbalzo nel tratto dell’Amalfitana che passa per Atrani. Collegherebbe la passeggiata che va dalla Chiesa Maddalena fino al tunnel di confine con Amalfi.

A raccontare lo stato dei luoghi è il vicesindaco Michele Siravo: “Il progetto è al vaglio della Conferenza dei servizi, attendiamo il parere favorevole degli enti sovracomunali preposti per poi accedere a qualche forma di finanziamento. L’opera – prosegue – potrebbe rientrare nel più ampio progetto regionale che dovrebbe collegare, in un unico marciapiede, il tratto che va dal bivio di Castiglione allo stradone di Amalfi“.

Una criticità vissuta dalla comunità costiera è quella relativa ai posti auto sul suolo comunale. Una risposta al problema è rappresentata dal parcheggio in roccia, in relazione al quale l’Amministrazione ha investito 30mila euro per il progetto preliminare.

Da segnalare, inoltre, la risistemazione della scogliera frangiflutti a largo della piccola spiaggia, con un progetto già finanziato da tre milioni e mezzo di euro al vaglio degli studi geologici.

Positiva la seconda esperienza della gestione diretta dell’arenile attrezzato. In tal senso, è stato garantito lavoro regolare a sette giovani per tre mensilità. Introiti per 238mila euro, utili alle casse comunali. Le stesse rimpinguate dai finanziamenti del film The Equalizer, che hanno portato utili per cifre a nove zeri.

Le somme sono state utilizzate per venire incontro alle esigenze di comunità. Coperti, in questo modo, gli aumenti in bolletta figli del caro energia.

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