La piaga dei bed and breakfast irregolari interessa l’intera Costa d’Amalfi e persino Atrani, il Comune più piccolo d’Italia.

Proprio per contrastare la proliferazione incontrollata delle strutture ricettive abusive o irregolari che sono partiti i controlli da parte del Comando associato di Polizia Locale Maiori-Minori-Atrani guidato dal comandante Rivello.

Per scovare le strutture fantasma o irregolari gli agenti hanno incrociato i dati degli archivi di Alloggiati Web con quelli dell’Agenzia delle Entrate e del Comune relativi all’imposta di soggiorno e riguarda tutte le strutture ricettive, alberghiere ed extralberghiere, oltre che le locazioni brevi.

7 le strutture abusive scoperte finora, sanzionate con 3333 euro ciascuna; per altre sono in corso ulteriori accertamenti sulle irregolarità riscontrate. I controlli sono stati effettuati, infatti, anche grazie alla collaborazione spontanea dei portali OTA (tipo airbnb): una condivisione dei dati degli host (gestori delle strutture) e dei pagamenti presenti su Airbnb, obbligatoria per legge comunitaria dal 2023 (DAC7).

“Gli accertamenti proseguiranno per tutta l’estate anche a Maiori e Minori – spiega il Comandante Rivello – con l’obiettivo di scovare i furbetti e mettere un freno al fenomeno delle strutture fantasma o che operano senza rispettare i regolamenti. L’intensificazione dei controlli, che proseguiranno per tutta l’estate col pieno sostegno dell’Amministrazione Comunale, vuole essere un chiaro segnale contro l’abusivismo ricettivo che porta all’evasione fiscale ed anche alla concorrenza sleale verso quelle strutture che, invece, operano in piena regola, accollandosi oneri e onori dell’iniziativa imprenditoriale.”

“Altrettanto significative sono le ricadute sociali della turistificazione sul nostro territorio, di cui il boom di B&B ed alloggi turistici è solo uno degli aspetti. La sostituzione di una comunità con una non comunità, come quella turistica, (per dirla con una felice espressione del prof Corrado Del Bò, docente di Filosofia del diritto ed autore del saggio “Etica del turismo”), rischia letteralmente di far sparire non solo i cittadini ma anche l’identità dell’intera Costa; ed è un processo difficilmente reversibile. Disciplinare gli eccessi vuol dire innanzitutto capire che si può, e si deve, fare turismo senza sacrificare territorio e comunità. Partendo, appunto, dai controlli” – chiosa il vicesindaco Michele Siravo.