Anche Atrani, così come molti altri comuni della Costiera Amalfitana, risulta particolarmente colpita dalle precipitazioni che si stanno abbattendo con violenza sul territorio nelle ultime ore.
C’è preoccupazione dati i precedenti storici, su tutti l’alluvione del 9 Settembre 2010 che si verificò proprio nel corso di una violenta ondata di maltempo di stampo autunnale.
Il sindaco Michele Siravo e l’amministrazione comunale seguono con attenzione l’evoluzione degli eventi: l’allerta era già alta date le previsioni meteo particolarmente negative per la giornata odierna, ma resta complessivamente sotto controllo.
“Abbiamo attivato il COC (Centro Operativo Comunale) a seguito delle condizioni di emergenza. È stato suonato il primo allarme e abbiamo provveduto a far rimuovere le poche auto ancora presenti sul tratto tombato. Abbiamo invitando i cittadini e turisti a non sostare né sul tratto tombato né in piazza, poiché queste aree potrebbero essere soggette a rischi – ha commentato Siravo – La situazione è stata costantemente monitorata e abbiamo chiesto alla popolazione di seguire le indicazioni fornite per garantire la sicurezza di tutti. Però c’è un rientro dell’emergenza“.
La situazione che si sta verificando in queste ore rappresenta l’occasione per riportare nuovamente l’attenzione ad opere necessarie per la prevenzione del dissesto idrogeologico sul territorio: “Atrani attende ancora – ha aggiunto Siravo – la realizzazione delle due grandi opere previste già dall’ordinanza del 2012, firmata dal commissario delegato: lo scolmatore di piena e le aree sicure di sosta. Questi interventi sono fondamentali per la sicurezza del territorio, soprattutto considerando che, durante l’alluvione del 2010, in cui perse la vita Francesca Mansi, la presenza di auto sul tratto tombato ha amplificato i danni causati dall’evento. Nonostante siano passati oltre dieci anni, queste opere cruciali per la prevenzione e la tutela del paese non sono state ancora neanche progettate“.