Atlantic Crossing è il nome di una serie televisiva norvegese. La serie è stata prodotta nel 2021 ed è ambientata sia in Norvegia che negli Stati Uniti. Il contesto tipico è quello della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di una serie molto interessante, che fa luce anche su molte vicende di questo periodo storico.

Inoltre non è una storia totalmente inventata, perché si basa sulla realtà, che è quella della principessa ereditaria Marta di Svezia e di Franklin Roosevelt. Ma vediamo di capire qual è la trama della miniserie di cui stiamo parlando e quali sono gli elementi reali che è possibile rintracciare all’interno di essa.

La trama della serie Atlantic Crossing

Siamo nel 1940 e la Norvegia è occupata dalla Germania che sta attraversando gli anni del nazismo. La principessa Marta insieme ai figli trova accoglienza alla Casa Bianca. Sono dei rifugiati politici. La sua presenza ha molta influenza sulle decisioni del presidente Roosevelt, soprattutto sul modo in cui il presidente americano guarda gli eventi che stanno interessando l’Europa.

Ti potrebbe interessareChi era Marta di Svezia: la vera storia della protagonista di Atlantic CrossingAtlantic Crossing la trama

Molto importante il ruolo di questa principessa, che alla fine finisce con l’influenzare in maniera dinamica alcune vicende anche della politica americana. Infatti inizialmente Roosevelt e Marta sono soltanto degli amici, ma poi il loro rapporto si fa sempre più stretto. Marta ha la possibilità di parlare del nazismo definendolo una tirannia.

È una donna molto determinata, perché, pur di aiutare il suo Paese, mette in crisi anche il suo matrimonio. Ecco perché gli Stati Uniti poi alla fine si uniscono comunque alla guerra, partecipando in maniera attiva. Ma Marta non sa che con il suo atteggiamento si sta facendo molti nemici, alcuni dei quali sono anche all’interno della Casa Bianca.

Gli elementi reali nella storia della miniserie

Corrisponde alla realtà un elemento fondamentale, il fatto che la principessa Marta e i suoi figli trovarono accoglienza nell’aprile del 1940 prima in Svezia e poi, per invito dello stesso presidente Roosevelt, negli Stati Uniti.

C’è da dire che in tutto questo contesto, mentre Marta e i figli si trovavano alla Casa Bianca, il principe ereditario Olav si era recato con il padre nel Regno Unito. Qui lavorava con il governo norvegese, anche se in esilio. Quindi il principe e la moglie restarono separati per gran parte della guerra.

D’altronde è pure vero il fatto che il matrimonio della principessa Marta cominciò ad entrare in crisi, man mano che i suoi rapporti con il presidente degli Stati Uniti si fecero sempre più vicini. Marta collaborò attivamente con la Croce Rossa americana e il presidente Roosevelt rimase profondamente impressionato da questa sua determinazione.