Cinque gli arresti (e i “divieti di ritorno“) a Positano per la rissa avvenuta nella notte dello scorso 26 Aprile.
I militari della locale Stazione dei Carabinieri hanno, infatti, fermato cinque persone che si sono rese responsabili di una rissa aggravata, che ha provocato lesioni a tutte le persone coinvolte.
La vicenda era iniziata dapprima all’interno di un locale pubblico sito sulla spiaggia di Marina Grande.
Poco dopo, la lite era proseguita sul tratto di arenile esterno allo stesso.
Gli autori della rissa arrestati sono tre fratelli provenienti dall’hinterland napoletano e due dall’area settentrionale della provincia di Salerno: hanno tutti riportato lesioni.
I giovani coinvolti nel grave episodio si sono affrontati con scambi reciproci di calci e pugni.
Le persone che hanno dato vita alla rissa aggravata, con la loro condotta violenta che hanno posto in essere, hanno messo in pericolo non soltanto la sicurezza ma anche la quiete pubblica.
Per questo motivo il Questore di Salerno, nell’ambito dell’azione di contrasto ai reati che destano particolare allarme nell’opinione pubblica, ha adottato nei loro confronti il provvedimento di Divieto di Ritorno nel Comune di Positano.
Questo è stato comminato per una durata di due anni nei confronti di tre soggetti, e per tre anni nei confronti degli altri due.
Questo tipo di provvedimento è disciplinato dall’articolo 2 del Decreto Legislativo 159 del 2011, che recita: “Qualora le persone indicate nell’articolo 1 (che introduce la misura) siano pericolose per la sicurezza pubblica e si trovino fuori dei luoghi di residenza, il questore può rimandarvele con provvedimento motivato e con foglio di via obbligatorio, inibendo loro di ritornare, senza preventiva autorizzazione ovvero per un periodo non superiore a tre anni, nel comune dal quale sono allontanate“.
Questi ultimi avevano dei pregiudizi di polizia già esistenti a loro carico: per questo motivo sono stati destinatari anche del provvedimento di Avviso Orale.
La rissa di Positano è stata un episodio generalmente raro a verificarsi in Costiera Amalfitana, visto il target alto dei visitatori della Divina: il sovraffollamento durante il Ponte della Liberazione, tuttavia, ha incrementato notevolmente i flussi di persone verso le località più conosciute del litorale.