Vietri. Folla e commozione alla veglia funebre di Antonio Senatore. Oggi i funerali

La stella di Antonio Senatore ha brillato e illuminato la notte di una Vietri che si è stretta in preghiera intorno al suo feretro, in occasione della camera ardente allestita nell’Arciconfraternita della SS. Annunziata e del Santo Rosario, dove in prima serata, dopo il dissequestro della salma, è giunto il feretro del ragazzo tragicamente scomparso nella notte tra sabato e domenica in un incidente stradale lungo la ex SS 18, ai confini con Cava de’Tirreni.

Tanti i giovani amici, i compagni di classe, di scuola, di vita, semplici concittadini stretti intorno al sagrato della cattedrale della città della ceramica, insolitamente affollato anche a notte fonda. Segno di una vita che, fuori, continua, nel ricordo di chi per quella comunità ha speso i giorni e le notti della sua breve esistenza.

Dentro, il dolore di una famiglia distrutta, il pianto acre di parenti ed amici stretti, che hanno vegliate sulla salma del giovane percussionista che amava la sua città ma anche quella Salerno in cui studiava tra il Conservatorio Martucci ed il Liceo Alfano che ieri mattina lo ha ricordato con commozione e tristezza.

Quella stessa Salerno che oltre alla passione per la musica gliene ha regalata un’altra, quella per i granata, come la sciarpa poggiata sul feretro, così come la casacca della banda cittadina di Vietri Sul Mare, a provare ad asciugare le lacrime di quanti non si spiegano una tragedia così grave ed improvvisa, frutto di una fatalità imprevedibile e inattesa.

Non c’era il ritmo delle percussioni, ma quello del silenzio della notte, di una notte di inizio autunno, più cupa e fresca, del solito, che presto ha lasciato spazio al nuovo giorno, quello dei funerali, che saranno celebrati oggi alle 16 nella Cattedrale di San Giovanni Battista. Solo dopo, si potrà provare a metabolizzare la scomparsa. E, cosa non meno importante, a riflettere sulla necessità di migliorare la sicurezza delle strade della Costa d’Amalfi: troppi i figli strappati alla vita – precocemente sui suoi nastri d’asfalto divenuti troppo spesso strisce di morte.