Andrea Sannino è giunto ieri ad Amalfi per le riprese del videoclip del suo nuovo singolo, “Ce vuò tu”.
La location prescelta come set della nuova canzone del cantautore napoletano è stata l’Anantara Hotel Convento di Amalfi, specie nei suoi spazi esterni, che sovrastano il Chiostro dell’antico convento dei Cappuccini, con una vista mozzafiato sulla baia della città.

Pochi gli spoiler sul video, sebbene Sannino si sia “prestato” alle riprese ed agli scatti di giornalisti e fotografi presenti nella prima serata di ieri al “Convento”, diretto da Giacomo Sarnataro, e abbia rivelato anche alcuni aspetti che l’hanno guidato nella scelta di compiere il suo ultimo lavoro nel cuore della Divina Costiera.
“Volevo qualcosa che rimanesse impresso – ha commentato Sannino a margine delle riprese, ieri sera – proprio come Abbracciame, che è rimasto salvato nella memoria di tanti, in eterno ed in ogni dove“.
Un legame forte, quello del cantante napoletano, con Amalfi, divenuto, con gli anni, quasi viscerale: anche i suoi figli, infatti, sono particolarmente affezionati all’Anantara, in cui ha soggiornato più volte.
Un ricordo, ad esempio, è legato alla cappella dell’hotel, luogo prescelto per numerose celebrazioni nuziali: “Mia figlia, in molti luoghi, associa le statue e le immagini della Madonna a quella presente nella cappella del vostro convento. Proprio per questo, questo luogo, così come l’intera città di Amalfi, sa esprimere casa e famiglia, ho ricordi legati alle persone a me più care“.
La scelta della location non è stata casuale: “Ho optato per Amalfi, per conferire al video una linea poetica, romantica. Insieme a Flavia Gatti, che recita con me, volevo dare una sorta di timelapse nella storia d’amore tra due persone“.
Non solo romanticismo: Ce vuò tu, infatti, racconta il lato più dark ed oscuro dell’amore, che per Sannino è, in ogni caso, il motore di tutto: “In Abbracciame vinceva l’amore fraterno e buono, qui vince l’orgoglio“.

Segno, quest’ultimo, che, forse, la retorica dell’ “Andrà tutto bene” non ha, poi, pienamente funzionato, e che la società si ritrova ad essere, dopo la pandemia, ancora più spietata in competizione, frenesia ed egoismi.
Una disillusione impossibile da quantificare, proprio come ogni sentimento, ma che Sannino ha saputo cogliere dialogando ogni giorno con quella gente comune dalla quale non ha voluto mai distaccarsi, ma anzi di cui ha cercato di interpretare e rendere in musica e versi insicurezze e difficoltà.
“Devo ammettere che c’è stato un po’ un crollo emotivo, eravamo tutti propensi all’unione, all’amore, ma quello della pandemia era un mix di paure che abbiamo vissuto ma non abbiamo espresso, e che poi abbiamo “liberato”, ha proseguito Sannino nel ricordo della fase Covid.
Certo, difficilmente il nuovo singolo potrà avere il successo di Abbracciame, che resterà per sempre nel cuore non solo di Andrea Sannino ma anche dei tanti che l’hanno ascoltata e cantata in numerosi contesti, su tutti quello estremamente difficile e drammatico del primo lockdown.
Un simbolo di riscossa dell’Italia nella sua ora più buia, quello “rilanciato” durante la pandemia del 2020 – il singolo era del 2015 – tanto da esser scelto perfino da Fiorella Mannoia per includerlo nella scaletta della sua esibizione a Palazzo Reale di Napoli. : “Mi ha invitato a cantarla sul palco insieme a lei: le ho fatto da coach per insegnarle la pronuncia, gli accenti. Ci teneva ad apprendere tutto, da vera professionista che per me fa parte dell’Olimpo della canzone“.
