Kumo è uno dei protagonisti della nuova edizione di Amici. La sua è una storia molto particolare, scopriamola insieme.
Amici: chi è Kumo
Kumo, al secolo Tiziano Coiro, è un ballerino emergente che ha guadagnato notorietà partecipando ad Amici 23. Scegliendo “Kumo” come nome d’arte, Tiziano ha voluto omaggiare le sue radici e passioni. Nato a Gaeta e residente a Milano, Kumo ha 22 anni. Nonostante manchino dettagli precisi sulla sua data di nascita e altezza, si presume che superi il metro e settanta.
Il Carattere e l’Incidente di Kumo
Nella prima puntata di Amici 23, Maria De Filippi ha delineato la personalità di Kumo come quella di un individuo competitivo ma tranquillo e pacato. Kumo stesso ha affermato che la danza ha salvato la sua vita, condividendo una storia personale riguardante un grave incidente. Durante il suo ricovero in ospedale, Kumo ha avuto visioni di ragni, elemento che ha influenzato la scelta del suo nome d’arte, “Kumo“, che in giapponese significa appunto “ragno”.
Vita Privata: la Fidanzata di Kumo
Kumo, ovvero Tiziano Coiro, ha una relazione amorosa con Alessia, anch’ella ballerina. All’interno di Amici 23, ha mostrato il profondo legame che lo unisce alla sua compagna.
Carriera nel Mondo della Danza
Kumo si è distinto nel mondo della danza, specializzandosi nell’hip hop. Ha lavorato con The Collective Crew e Moma Studios di Milano. La sua passione per la danza lo ha spinto a partecipare ad Amici 23.
Tiziano Coiro, noto come Kumo, è attivo su Instagram, dove condivide contenuti regolari, inclusi aggiornamenti tramite le storie. Con oltre 70 post, ha accumulato più di 10 mila follower, un numero destinato a crescere grazie alla sua partecipazione ad Amici 23.
Kumo ad Amici 23
Kumo è entrato nella classe di Amici 23, programma condotto da Maria De Filippi, lasciando un’impressione notevole con la sua esibizione. Emanuel Lo lo ha scelto per la sua squadra. Oltre a Kumo, i ballerini di questa edizione includono nomi come Chiara Porchianello e Nicholas Borgogni, mentre tra i cantanti spiccano Joseph Carta e Francesco Guarnera.