Si è messo comodamente seduto su di una sorta di sedia a sdraio ad ammirare il traffico paralizzato un turista bulgaro, all’ingresso di Amalfi, poco distante dal Municipio.
Lo scatto, emblematico e divenuto subito virale, di Dario de Rosa, esprime in modo chiaro, sebbene folkloristico e inadeguato, quanto sia avvertito anche dai tanti turisti stranieri che già affollano il nostro territorio l’annoso problema della viabilità in Costa d’Amalfi.
Tuttavia, non si trattava di un’azione in piena regola: non a caso, infatti, l’uomo, a bordo di un veicolo con targa straniera, è stato invitato da un agente della Polizia Municipale in servizio a scendere subito dal tetto dell’auto.
Non solo il gesto in sè era vietato, ma l’auto del giovane si trovava anche in divieto di sosta, ragion per cui è stato sanzionato.
Nonostante siamo a maggio, in un giorno infrasettimanale, e, peraltro, con condizioni climatiche non proprio invidiabili, l’afflusso di veicoli verso la Costiera Amalfitana è tanto, così come tanti sono i turisti, sia italiani che stranieri, che alloggiano nelle strutture alberghiere ed extra–alberghiere di tutti i principali centri della Divina.
Il traffico è uno dei volti dell’overtourism, croce e delizia della Costiera Amalfitana e, soprattutto, della sua capitale ideale: Amalfi. Un concetto, quest’ultimo, ribadito anche dal primo cittadino Daniele Milano nel corso di un’intervista rilasciata nella giornata di ieri all’emittente lombarda Espansione Tv, della zona comasca, accomunata anch’essa dalle stesse problematiche che gravano sulla Divina.
Al di là dello scatto folkloristico e dell’azione non in regola da parte del turista, sicuramente occorre guardare con preoccupazione alla situazione della viabilità in Costa d’Amalfi.
Oltre che verso i problemi di sicurezza stradale che sono divenuti particolarmente evidenti agli occhi della collettività dopo l’immane tragedia di lunedì scorso a Ravello, che ha visto la scomparsa del giovane driver Nicola Fusco, cresce anche la consapevolezza dei cittadini sulla necessità di trovare soluzioni al traffico spesso paralizzato.
Le amministrazioni locali, dal canto loro, hanno spinto a più riprese per la creazione di una Zona a traffico limitato territoriale che possa superare il dispositivo delle targhe alterne.
