Un messaggio di pace si è elevato dall’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi. Commovente la sacra rappresentazione “Shemà Adonai”, a cura dell’Associazione Kaleidos.
Protagonisti un Cristo moderno, che rivive nei bambini martoriati sotto le bombe, e una Maria contemporanea, la mamma napoletana che cerca invano, disperata, suo figlio. In primo piano la croce e la corona di spine, accompagnate dal canto che si fa preghiera dei Battenti di Minori. I tre veleni: l’avidità, la violenza e l’ipocrisia di un mondo che osserva inerme. Il pubblico, a fare da scenografia, entra nello spettacolo ed osserva il mondo devastato.
Il testo inedito, scritto da Alfonso Minutolo, ripercorre i tragici eventi della passione di Cristo, intrecciandoli con riflessioni di attualità. Shemà Adonai (Ascoltaci Signore in lingua aramaica) è il grido di aiuto, la preghiera che si eleva a Cristo dalla gente del mondo. Lo spettacolo è un’occasione per meditare sul dolore inflitto alle vittime delle ingiustizie di ieri e di oggi.
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