La battaglia legale tra comune di Amalfi e Fondazione Mariano Bianco lascia gli studenti senza ascensore. L’ultimo atto sulla vicenda è stato scritto dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato dall’ente comunale del paese capofila della Divina, in riferimento alla sentenza del TAR della Campania con la quale veniva di fatto consentita l’esecuzione dei lavori.
La Fondazione Mariano Bianco, dove oggi è presente una scuola paritaria, nel 2011 aveva presentato le richieste necessarie per la realizzazione di un ascensore. Una volta ottenute le certificazioni necessarie gli operai hanno provveduto a cantierizzare la zona interessata, proprio nei pressi del municipio di Amalfi.
A distanza di breve tempo, però, è arrivata la nota della Polizia Municipale, con cui si dispone di provvedere alla rimozione di materiali, attrezzature, baraccamenti e automezzi insistenti sull’area compresa tra il cunicolo di deflusso del garage pubblico Luna Rossa e il marciapiede antistante la cosiddetta Chiesa delle suore, perchè rappresentavano un pericolo per l’incolumità pubblica e non consentivano ai mezzi di soccorso di raggiungere il parcheggio agevolmente.
Il comune di Amalfi, rilevato che non era stata data esecuzione alla nota della Polizia Municipale, attraverso ordinanza del 12 marzo 2011 chiedeva di provvedere ad horas alle operazioni di rimozione, avvertendo che, in mancanza, si sarebbe proceduto alla rimozione d’ufficio. La Fondazione Mariano Bianco ha fatto quindi ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale chiedendo l’annullamento del provvedimento. I giudici hanno ritenuto fondati i motivi e le argomentazioni sostenute dall’avvocato Giovanni Maria Di Lieto, difensore della Fondazione, e hanno conseguentemente annullato l’ordinanza sindacale, per l’insussistenza di un pericolo di danno grave ed imminente per l’incolumità pubblica. Quei materiali posizionati nella parte finale della galleria pedonale che unisce piazza Municipio con il parcheggio Luna Rossa, erano necessari per consentire lo svolgimento dei lavori regolarmente autorizzati.
E’ seguito un ulteriore ricorso, questa volta dell’ente comunale, per chiedere l’annullamento della sentenza del TAR della Campania seconda sezione di Salerno. I giudici del Consiglio di Stato si sono pronunciati lo scorso 10 maggio, come anticipato, confermando la sentenza impugnata. In buona sostanza quei materiali e le attrezzature erano state posizionate correttamente e non avrebbero rappresentato pericolo per l’incolumità pubblica, oltre a essere necessari per lo svolgimento degli stessi. A distanza di oltre 10 anni dall’inizio della battaglia legale, però, il risultato finale è che ad oggi i lavori non sono stati effettuati e che i giovani studenti della scuola dell’infanzia e primaria della Fondazione Mariano Bianco di Amalfi non possono usufruire dell’ascensore.