Le scene più belle del Natale secondo il racconto evangelico hanno preso forma tra gli scorci più caratteristici di Amalfi su iniziativa dei giovani del Forum cittadino, in sinergia con l’associazione Kaleidos, che hanno dato vita all’iniziativa “Quanno nascette ninno: storie e personaggi del Natale al Sud”.
Svoltasi nella sera dell’Antivigilia di Natale, il 23 Dicembre, ha rappresentato una suggestiva rievocazione delle più importanti scene della natività, declinate nella caratteristica atmosfera natalizia del cuore pulsante della Divina. Prima tappa del percorso itinerante è stata Piazza Spirito Santo, in cui gli zampognari hanno suonato “Quanno nascette ninno”, canto della tradizione natalizia composto da Sant’Alfonso Maria de’Liguori agli metà del ‘700 ed antesignano di “Tu scendi dalle stelle”, cui ha seguito il Prologo della Santa Notte e la scena recitata delle lavandaie. Seconda tappa il Piazzale della Chiesa di Santa Lucia. Scena, quest’ultima, recitata nel piazzale antistante la Chiesa dai membri dell’Associazione Kaleidos.
Una volta conclusa la recitazione, nuova tappa, anche quest’ultima accompagnata dal suono delle zampogne, nel piazzale antistante la Chiesa dell’Addolorata, con la scena recitata “Verso la Stella” da parte degli attori della “Filodrammatica amalfitana”. Quarta scena, nello slargo dinnanzi la Taverna degli Apostoli, con il monologo della meraviglia e la scena non recitata del dormiente. Quinta tappa, stavolta conclusiva, nel Piazzale della Chiesa di San Nicola, con la Natività, messa in scena da Pasquale De Crescenzo e Maddalena Cordoglio, sulle note di “Tu scendi dalle stelle” eseguita dal gruppo degli zampognari.
Soddisfazione, a margine dell’iniziativa, è stata espressa dal presidente del Forum dei Giovani di Amalfi Gennaro Esposito: “Desidero ringraziare a nome del Forum dei giovani di Amalfi e dell’associazione Kaleidos il Sindaco Daniele Milano, gli assessori Enza Cobalto ed Ilaria Cuomo e tutta l’amministrazione comunale, che ci ha permesso di realizzare l’iniziativa culturale “Quanno nascette ninno: storie e personaggi del Natale al Sud”. Un secondo ringraziamento desideriamo rivolgerlo, per l’accoglienza e la disponibilità, a Don Luigi Colavolpe, all’Arciconfraternita dell’Addolorata, nella persona del priore Luigi Amendola, e a tutti i responsabili delle chiesette che sono state interessate dal percorso”.
“Un ringraziamento particolare – ha proseguito Esposito – desidero rivolgerlo agli attori ed alle attrici dell’associazione Kaleidos ed dell’associazione Filodrammatica Amalfitana, che hanno curato le scene teatrali che sono state ambientate in alcuni dei vicoli più suggestivi della città di Amalfi, e a tutti i figuranti che hanno impreziosito il percorso, facendo da cornice alle rappresentazioni teatrali proposte”.
“Ringrazio tutti coloro che ci hanno accordato con fiducia la loro presenza, l’Associazione Pensionati “Orizzonti Sereni” – ha proseguito il presidente del Forum – e coloro che hanno collaborato a vario titolo all’organizzazione di questa iniziativa culturale. Un doveroso ringraziamento va anche ai giovani zampognari che, intonando novene e pastorali, hanno allietato il percorso con il suono ancestrale ed inconfondibile delle zampogne e delle ciaramelle. Ringraziamo inoltre Franco D’Amato e Lorenzo Parente che, con alcune canzoni della tradizione classica napoletana, hanno animato il momento conclusivo della tombolata di beneficenza che ha avuto luogo nel Salone Morelli del Palazzo di Città”.
“Infine, ma non per ultimo, desidero ringraziare Gianluca Scannapieco – ha, così, chiuso i ringraziamenti il presidente del FdG di Amalfi – che ha condiviso con noi la sua testimonianza di missionario laico in Bolivia, raccontandoci le sue esperienze e invitando ciascuno a sperimentare la gioia che nasce dalla solidarietà. Gianluca, che con la sua scelta di vedere il mondo da una prospettiva diversa, di instaurare relazioni basate sul rapporto umano, allontanandosi dalle competizioni sociali e materiali per concentrarsi sulle emozioni e le necessità delle persone più bisognose, ha invitato ciascuno ad essere missionario nella quotidianità della propria vita”.
“Ci auguriamo che questa iniziativa sia riuscita non solo ad invitare e stimolare ciascuno ad essere nel suo piccolo custode attento delle antiche e belle tradizioni del nostro territorio, ma anche e soprattutto a ricordare, riproporre e veicolare il significato autentico del presepio quale simbolo della pace universale, che ci invita a celebrare la vicinanza all’umanità di un Dio che, decidendo di nascere non nei fasti dell’apparenza ma nella povertà di una stalla, ci stimola a visitare “con solidarietà” il presepe vivente che è nel fratello bisognoso, in chi è solo e in chi è segnato dalla sofferenza – ha chiosato Esposito – Sull’esempio di Gianluca e di tanti altri missionari che quotidianamente si impegnano per costruire una società più attenta, che non lasci indietro nessuno, anche noi ci auguriamo di crescere come comunità, ripartendo da importanti valori come il rispetto reciproco, la solidarietà e la disponibilità disinteressata nell’aiutare l’altro, affinchè la luce del Natale possa rimanere accesa ad illuminare le nostre vite e i nostri cuori”.
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