Mons. Ercolano Marini, arcivescovo di Amalfi, sarà presto Beato. La congregazione della cause dei Santi ha infatti concesso l’autorizzazione ad aprire il processo per la dichiarazione della Santità di Mons. Marini.

Questo, in sintesi, il contenuto del messaggio inviato venerdì a don Luigi Colavolpe ai pronipoti del celebre prelato matelicese.

Nato a Matelica nel 1864 e morto a Roma nel 1950, Mons. Marini ancora oggi è molto amato e venerato dagli amalfitani per la sua vita dedicata alle opere in favore dei poveri, delle donne e dei ragazzi e contro la malavita e l’usura.

Già vescovo di Norcia, mons. Marini è ricordato per avere rilanciato il culto di San Benedetto e avere voluto gli scavi che riportarono alla luce l’antica domus romana, nascosta sotto alla basilica colpita dal terremoto del 2016, ritenuta, secondo la tradizione, la casa natale del fondatore dell’ordine benedettino.

Appassionato studioso di teologia e autore di numerose opere sulla Trinità, mons. Marini fu amico della casa reale e di papa Benedetto XV ed ebbe forti legami con San Giuseppe Moscati e con il cardinale Roncalli, divenuto poi Giovanni XXIII.

L’8 ottobre del 2019 al Duomo di Amalfi l’arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, monsignor Orazio Soricelli, ha autorizzato l’avvio della causa per la dichiarazione di venerabile servo di Dio, nominando “il sacerdote Luigi Colavolpe postulatore della causa, a nome dell’arcidiocesi, chiedendo l’inizio dell’inchiesta diocesana sulla vita e sulle virtù eroiche”.

La notizia giunta venerdì ad Amalfi del processo di Beatificazione di mons. Ercolano Marini ha fatto in poco tempo il giro della città marinara che ha esultato per il suo arcivescovo dal motto “Gloria tibi Trinitas”.