Fronteggiare le carenze idriche, ridurre i costi energetici ed usufruire di una riserva d’acqua per lo spegnimento di incendi. Queste le funzioni del serbatoio di Tovere, che sarà inaugurato ad Amalfi lunedì 19 Giugno a partire dalle 19.
L’opera di ingegneria idraulica, con una capacità di 150.000 litri sarà dotata anche un impianto di telecontrollo e di comando.
L’opera pubblica, protagonista di un intervento di rifunzionalizzazione fortemente voluto dalla giunta comunale guidata da Andrea Milano, consentirà di garantire maggiori riserve di acqua per i cittadini, riduzione dei costi energetici e sarà un prezioso accumulo per fronteggiare eventuali incendi boschivi.
«Il serbatoio di Tovere Alto sarà parte integrante del sistema idrico comunale e potrà concorrere a garantire, anche in emergenza, il servizio all’utenza localizzata nelle zone più alte di Amalfi – ha spiegato il sindaco Daniele Milano – È stato un intervento molto complesso dal punto di vista morfologico e geografico, seguito dal Settore Lavori Pubblici retto dall’Ing. Pietro Fico: la struttura infatti è ubicata in un luogo di straordinaria bellezza, con un panorama mozzafiato sul mare, a 400 gradini da Tovere e 200 da San Lazzaro. Con la messa in esercizio del serbatoio si limiteranno i disagi e le emergenze, perché il manufatto, con i suoi 150.000 litri di capacità, sarà in grado di fronteggiare le punte orarie e di assicurare la riserva necessaria in caso di guasti del sistema di alimentazione. Inoltre rappresenta un’importante riserva di ausilio allo spegnimento di eventuali incendi boschivi nella stagione estiva, facilitando le operazioni della protezione civile che potranno usufruire del carico d’acqua. Con la nuova opera pubblica assicuriamo una netta riduzione dei costi energetici, evitiamo sprechi della risorsa idrica e dei volumi sfiorati».
Il serbatoio, prima dei lavori di rifunzionalizzazione, era molto più essenziale: edificato a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 e, nello specifico, tra il 1979 e il 1981, nella camera di manovra era installato un modesto recipiente in acciaio inox, della capacità di qualche migliaio di litri, alimentato, ordinariamente, da una portata derivata dalla rete idrica di Agerola e, in caso di emergenza, dal sollevamento elettromeccanico presente nel serbatoio di Vettica.
Tuttavia, non era sufficiente a soddisfare le esigenze di approvvigionamento nelle fasce orarie di punta.
«I lavori sono iniziati nel luglio 2022 per una spesa complessiva superiore a 300mila euro. Con questo intervento puntiamo a risolvere definitivamente i fenomeni di carenza idrica e i conseguenti disagi ai cittadini – ha sottolineato il vice sindaco Matteo Bottone – Si tratta di ulteriore passo avanti nella politica di razionalizzazione della risorsa idrica lungo l’intera rete che già da tempo è interessata da monitoraggi e interventi necessari a limitare le perdite».
Per migliorare ulteriormente le funzioni del serbatoio, l’Ausino, nell’ambito dei lavori finanziati dal Pon 2014-2020 “Infrastrutture e Reti” realizzerà un impianto di comando e telecontrollo, che avrà lo scopo di intervenire tempestivamente in caso di anomalie.
