Amalfi. Approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica rafforzato per i lavori di ristrutturazione della sede del distretto All in via Casamare, che ospiterà la nuova casa della comunità.
A stabilirlo la deliberazione 1013 dello scorso 5 Luglio firmata dal Direttore Generale dell’Asl Salerno Gennaro Sosto.
Le opere sono state approvate con parere favorevole della conferenza di servizi decisoria convocata in seguito alla sottoscrizione dell’accordo.
Questa, indetta in prima battuta lo scorso anno, non aveva avuto esito positivo a causa del parere negativo della Soprintendenza. In seguito, era stata riconvocata il 19 Marzo dell’anno in corso.
Gli interventi rientrano nel Lotto 16, aggiudicato all’operatore economico RTP Altieri SpA per la redazione del PFTE Rafforzato e nel Lotto 17 della procedura per appalto integrato di progettazione esecutiva ed esecuzione lavori, aggiudicato al RTI CICALESE IMPIANTI S.R.L. – PANGEA CONSORZIO STABILE SCARL, in seguito all’approvazione dei contratti di accordo quadro sottoscritti il 20 Aprile dello scorso anno.
La spesa prevista è di € 2.408.031,00 nel Bilancio dell’ASL Salerno, di cui 1.477.640,00 a valere sui fondi PNRR Missione 6 C1; e per i restanti 930.391,00 euro a valere su co-finanziamento della Regione Campania, a cui dovranno seguire i relativi provvedimenti da parte del soggetto attuatore (ovvero Palazzo Santa Lucia), in merito all’assegnazione e imputazione secondo il proprio ordinamento a favore dell’ASL Salerno.
Secondo la nuova articolazione fondata sulle case di comunità, assistito potrà entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria per la progettazione e l’erogazione degli interventi sanitari, il luogo in cui il SSN si coordina e si integra con il sistema dei servizi sociali degli enti locali proponendo un raccordo intra – settoriale dei servizi, in termini di percorsi e soluzioni, basati sui diversi ambiti di competenza.
Nella struttura il Medico di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta lavorano in équipe, in collaborazione con gli infermieri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali e gli altri professionisti sanitari. Inoltre, la presenza degli assistenti sociali rafforzerà il ruolo dei servizi sociali territoriali, nonché una loro maggiore integrazione con la componente sanitaria assistenziale.
In base alle esigenze, infine, potranno essere implementati anche servizi sociali e assistenziali rivolti prioritariamente alle persone anziane e fragili. Sempre negli stessi spazi verrà realizzata un centrale operativa territoriale (COT) che dovrà svolgere una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali e che dialogherà con la rete dell’emergenza-urgenza.