Incremento delle entrate da tassa di soggiorno, parcheggi e Tosap. Il bilancio di previsione 2024-2026 di Amalfi punta (anche) sulle entrate correnti per prospettare interventi per il prossimo anno e per il biennio che ne seguirà.

Stime prudenziali, quelle compiute da Palazzo di Città, ma comunque rappresentative della proiezione delle voci di entrata che andranno ad essere presumibilmente incassate dall’ente nel corso del prossimo anno. A cominciare dalla tassa di soggiorno: per il 2024 si prevede, in sede previsionale, l’incasso di 1 milione e 483mila euro. Somma, quest’ultima, inferiore di 42mila euro rispetto a quanto incassato nell’anno in corso, che per la località capofila della Divina ha rappresentato un record senza precedenti. Dovuto, peraltro, non solo ai “ritocchi” deliberati in precedenza ma anche all’incremento esponenziale dei numeri delle strutture ricettive, che anche in bassa stagione, nell’anno dell’overtourism, hanno fatto registrare tassi di occupazione ragguardevoli.

Ma a crescere, presumibilmente, nel 2024, ci saranno anche le entrate da parcheggi: 5 milioni di euro l’incasso previsto, sulla base dei dati del 2023. Una stima, quest’ultima, che tiene conto del dato dell’anno attuale. Sono entrati nelle casse di Amalfi Mobilità, infatti, poco meno di 4 milioni e 600 mila euro, peraltro in un’annualità caratterizzata dalla chiusura del “Luna Rossa”, prima integrale e, poi, parziale, fino alla completa riapertura del principale parcheggio della città. L’incasso, per via della piena operatività dei parcheggi, potrebbe anche essere superiore.

Altra voce di entrata rilevante sarà quella della tassa di occupazione del suolo pubblico, in relazione alla quale si prevedono incassi per 710mila euro: di questi, 654mila euro deriveranno dalle occupazioni temporanee, poco meno di 18mila euro dai mercatali, poco meno di 50mila euro dalle occupazioni permanenti. Numeri, questi ultimi, in crescita vista la scelta dell’amministrazione di ritoccare verso l’alto di circa l’8% la previsione di occupazione per bar e ristoranti. Per quanto concerne tutte le altre voci di entrata, invece, le previsioni sono assimilabili al 2023.

Tra le uscite più rilevanti, si ricordano quelle necessarie al finanziamento dei lavori di riqualificazione di Piazza Municipio (1.408.000 euro): in parte, i lavori saranno finanziati con l’avanzo di amministrazione, in parte anche con l’imposta di soggiorno riscossa in annate precedenti, con la quale si immagina di poter finanziare anche altri importanti interventi strategici.

Un milione di euro andrà all’edilizia scolastica mentre, tra le altre misure, vi sarà anche il finanziamento, previsto ed annunciato dal Comune in occasione del congresso dei Paesaggi Italiani Rurali Storici, tenutosi ad Amalfi nello scorso novembre, di una misura per la tutela dei giardini siti in città, per 50mila euro.

Potenziate, tra le altre, anche tutte le voci relative al sociale, dalle politiche giovanili (10mila euro), al traporto scolastico (138mila euro).

Ma investimenti importanti sono previsti anche nella viabilità e nel controllo del territorio, con l’incremento delle mensilità (da 35 a 43) per i vigili stagionali, nella direzione di ampliare, per quanto possibile, l’organico destinato al controllo del territorio.

Abbiamo puntato a proiettare entrate correnti, che dovrebbero finanziare le spese correnti, per effettuare interventi in conto capitale, legati alla manutenzione del territorio – ha specificato il Sindaco Daniele Milano esprimendo soddisfazione per l’incremento delle entrate – Altri comuni devono fare i mutui per gli investimenti. Nel frattempo stiamo anche onorando i debiti per gli investimenti. Se nel 2014 dal suolo pubblico si incassavano 250mila euro ed oggi 710mila non è perchè si sono triplicati o quadruplicati i metri quadri in concessione, ma, perchè abbiamo deciso di fare una politica di ragionevolezza, facendo pagare il suolo pubblico per importi commisurati alle aree che si conseguono“.

Anche sul fronte tassa di soggiorno non ci sarebbero, secondo il primo cittadino, alternative valide: “Due anni fa abbiamo ritoccato le tariffe, eppure non si sono duplicati i posti letto, sebbene questi ultimi siano crescenti. Lo dico senza timore di smentita: non c’è nessun meccanismo incentivante o disincentivante come ad esempio l’esenzione dell’Imu che possa rendere più vantaggioso fittare una casa ad un residente rispetto ad un’attività extra-alberghiera. Un mese di locazione turistica vale dodici di fitto ad un residente“.

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