Uno sfregio al territorio, uno scempio paesaggistico da fermare.

Questo il giudizio bipartisan delle opposizioni in consiglio regionale della Campania dopo l’approvazione della variante al Put che consente, di fatto, l’edificazione di trenta alloggi sociali residenziali a Cetara, in area sottoposta al massimo vincolo di tutela ambientale.

Forte dissenso verso la decisione del consiglio regionale è stato espresso da Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega, già Rettore dell’Università degli Studi di Salerno.

“Stop al Villaggio Crescent”, titola il video pubblicato dall’esponente del Carroccio sulla sua pagina Facebook istituzionale.

Costruire trenta appartamenti a Cetara sarebbe uno scempio ed una strada senza ritorno, non vorrei che per i prossimi vent’anni, come a Salerno si è discusso per altrettanti di un condominio privato, si parli soltanto di un villaggio privato – ha commentato Tommasetti nel suo intervento – Ci riferiamo a trenta appartamenti e posti auto, della realizzazione di alloggi privati di una variante al Put dell’87, e sulla base del protocollo d’intesa stilato nel 2016 tra la Regione e l’allora Ministro Franceschini“.

C’è stata un’improvvisa accelerazione, con la richiesta di una deroga al Put per costruire alloggi in una zona caratterizzata da tutela assoluta, tenendo presente che non si tratta di opere pubbliche, e che non c’è una pressione demografica tale da giustificare la costruzione di questi alloggi“, ha aggiunto Tommasetti.

L’auspicio è che la vicenda giunga presto all’attenzione dei ministeri competenti sulla materia principale e su quelle accessorie, in primis quello della Cultura, ma anche ai dicasteri dell’Ambiente e del Turismo.

Critiche verso la decisione del parlamentino regionale non solo da destra e dal Movimento 5 Stelle, ma anche da Sinistra Italiana, partito alleato con il Pd, forza principale di maggioranza in Campania.

A Cetara un altro sfregio. Così il mattone vince sul paesaggio e si compromette lo sviluppo“. Anche Franco Mari, deputato salernitano di Alleanza Verdi e Sinistra, ha, infatti, bocciato il progetto degli alloggi vista mare nel borgo della Costiera amalfitana.

La modifica del Piano urbanistico territoriale della Penisola sorrentina-amalfitana approvata dal consiglio regionale della Campania per consentire la realizzazione di 30 appartamenti nel borgo di Cetara è una scelta devastante dal punto di vista paesaggistico e assurda sotto il profilo idrogeologico, che interviene su un territorio tutelato, non a caso patrimonio dell’Unesco“, ha proseguito il deputato di Sinistra Italiana.

Immaginare sei blocchi di fabbrica per 43mila metri cubi, in forte pendenza, tanto che saranno necessari sbancamenti e muri di sostegno, in una zona classificata inedificabile, non è solo un’idea malsana, è un segno di cecità, di incapacità di guardare alla difesa dell’ambiente e della bellezza come occasione di lavoro buono – ha aggiunto MariInvece ci troviamo di fronte all’ennesima speculazione, a cui, non a caso, si oppongono tutte le associazioni ambientaliste. Serve una reazione collettiva, una mobilitazione di sostegno effettivo alle popolazioni della Costiera Amalfitana che non intendono scambiare futuro sostenibile con cemento. Noi non faremo mancare tutto il nostro sostegno“.