La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo per vento forte e mare agitato sull’intero territorio regionale, ed anche, di riflesso, sulla Costiera Amalfitana.

L’allerta sarà valida a partire dalle 20 di oggi, 25 luglio, e fino alle 20 di domani 26 luglio: sono previsti, infatti, venti localmente forti dai quadranti occidentali. Di conseguenza, anche il mare sarà localmente agitato, soprattutto lungo le coste esposte ai venti.

La Protezione Civile Regionale ha invitato a particolare attenzione alla fascia costiera che sarà maggiormente esposta al fenomeni: saranno, in particolare, i balneari a dover tenere d’occhio ombrelloni, gazebo e strutture temporanee, che possono essere facilmente divelte dal vento.

La protezione civile regionale ha, inoltre, raccomandato ai Sindaci e alle autorità competenti di attivare sui rispettivi territori tutte le misure finalizzate alla prevenzione, alla mitigazione ed al contrasto dei fenomeni attesi: massima prudenza, dunque, per le imbarcazioni e le persone presenti, anche nelle ore notturne, nelle zone portuali e nei litorali esposti ad ovest.

La Regione ha richiamato, inoltre, l’attenzione sul rischio propagazione incendi dovuto al forte vento che può rappresentare una concausa di diffusione. Da Palazzo Santa Lucia hanno segnalato, in particolare, un forte rischio incendi nelle zone costiere impervie: anche in Costiera Amalfitana, dunque, occorrerà tenere d’occhio l’area a monte di Amalfi interessata tra il pomeriggio di ieri e la mattinata di oggi da tre focolai in corso di spegnimento.

Analoghi fenomeni potrebbero verificarsi nelle pinete esposte ad ovest e vicino al mare, presenti, ad esempio, nella zona di Capaccio Paestum e, in generale a Sud di Salerno.

La Regione ha raccomandato, dunque, di monitorare la corretta tenuta del verde pubblico e delle strutture (anche temporanee o mobili) esposte alle sollecitazioni dei venti e del moto ondoso ma anche di monitorare il territorio per la prevenzione del rischio incendi.

Un imperativo, quest’ultimo, ancora più categorico in un’area come quella della Costiera Amalfitana, particolarmente a rischio.

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