Mancano 13mila lavoratori nel settore alberghiero, del commercio e della ristorazione. Sono il 20% dell’intero comparto, tra i più importanti della Regione. Fenomeno più accentuato in Costiera Amalfitana, territorio che già fa registrare da tempo il sold-out in mostre strutture ricettive. Il servizio del TgR a cura di Michele Giordano.
Maestranze assenti in Costiera Amalfitana e nel resto della regione. L’allarme in settori nevralgici dell’economia regionale, come quelli ricettivi e della ristorazione. Sono il 20 percento del totale, un numero che già la scorsa estate aveva fatto segnare numeri davvero scoraggianti.
All’epoca le “colpe“, secondo alcuni, andavano al reddito di cittadinanza, la misura imposta nel Governo Conte che “sollecitava“, secondo qualcuno, i giovani a stare a casa. Ma adesso che la misura è stata trasformata il fenomeno non si è affatto ridimensionato. Anzi, rispetto ad alcuni anni fa, manca un giovane su cinque all’appello per struttura.
A parlarne, ai microfono del giornalista Michele Giordano, Giuseppe Vespoli, consigliere delegato del Comune di Positano.
“Difficoltà amplificate a Positano, come tutta la Costiera Capri e la Penisola Sorrentina. Abbiamo bisogno sempre più di personale qualificato e questo rende sempre più difficile l’incontro tra la domanda e l’offerta“.
Un’offerta di lavoro altissima ma richieste inferiori anche in una regione con alti tassi di disoccupazione. Stando alle parole dei sindacati di categoria, le retribuzioni spesso non sono adeguate e sovente mancano vitto e alloggio.
“C’è un corto circuito: oggi si ritiene che con un diploma ci si professionalizzi, quando invece contano – in maniera determinante – la conoscenza di almeno due lingue di base, oltre che la competenza informatica“. Spiegò così Antonio Ilardi il fenomeno. Il presidente di Federalberghi Salerno, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, dichiarò quanto segue.
“I nostri ragazzi sprecano troppo tempo sui social senza arricchire le proprie competenze ed elevare il proprio livello culturale“. Leggi qui il nostro approfondimento.