Siamo soltanto noi umani l’unica forma di vita nell’universo? Alcuni, anche scienziati, credono che non si tratti affatto di una domanda da sottovalutare. Anzi sono perfettamente convinti che esistano delle forme di vita aliene. Forse non tutti conoscono a questo proposito quello che viene definito come il messaggio di Arecibo.
Si tratta di uno strumento che dal 1974 tenta di comunicare con gli extraterrestri. Quali effetti potrebbe ottenere se veramente il messaggio arrivasse a destinazione? Ci sarebbero dei pericoli per il nostro pianeta? Scopriamone di più.
Qual è la funzione del messaggio di Arecibo
Quando si parla di messaggio di Arecibo, dobbiamo fare riferimento ad un radiotelescopio che si chiama proprio così e che si trova a Porto Rico. La sua funzione, secondo alcuni scienziati che lo sostengono, sarebbe quella di attirare l’attenzione degli extraterrestri e di informarli sul fatto che esiste un pianeta, appunto il nostro, che è popolato.
Come abbiamo detto, si fanno tentativi già da alcuni anni, perché l’intenzione sarebbe quella di comunicare alle eventuali forme di vita aliene la posizione della Terra. Tutti questi tentativi hanno generato parecchie discussioni e non sono mancate le polemiche.
In effetti non tutta la comunità scientifica è d’accordo nel voler trasmettere informazioni importanti, che nel caso di Arecibo consisterebbero in immagini degli umani e in informazioni sul DNA e sul sistema solare.
I messaggi sono trasmessi in codice binario, ma alcuni ricercatori si chiedono se veramente tutto ciò potrebbe rappresentare un bene.
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Le polemiche e le discussioni
Alcuni illustri scienziati mettono in evidenza il fatto che noi potremmo rappresentare anche una specie insignificante per eventuali forme di vita aliene. Inoltre dovremmo stare ben attenti nel rivelare informazioni così importanti che riguardano la vita sulla Terra.
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Non sappiamo infatti se eventuali intelligenze lontane da noi siano disposte ad essere pacifiche. Gli scienziati che sostengono il messaggio di Arecibo, tuttavia, sono convinti che bisogna portare avanti la comunicazione, non alimentando diffidenza.