Alle prime luci della mattinata, i Carabinieri della Compagnia di Agropoli, con il supporto delle unità dell’Arma territorialmente competenti, hanno eseguito un provvedimento di
fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, nei confronti di 8 soggetti, indagati per i reati p. e p. dagli artt. 624 – 625 c.p., nel territorio della provincia di Caserta.

L’indagine, originata da alcuni episodi di furto commessi in Castellabate, ha consentito di ricostruire l’esistenza di un gruppo criminale, dedito in maniera stabile al compimento di furti nella zona del Cilento.

Sintomo dell’elevata pericolosità dei soggetti, la serie innumerevole di reati predatori
commessi solo in qualche mese di attività, tutti con target precisi fondati sulla massiva presenza di rame: l’Oasi del Fiume Alento, opifici, cabine elettriche, sedi operative di aziende, centrali telefoniche, sono alcuni fra i principali obiettivi, cui si abbinavano
secondariamente abitazioni, depositi e rimessaggi di barche.

Il tutto per un giro di affari stimato di circa 150.000 euro di refurtiva sottratta nei vari episodi occorsi in San Giovanni a Piro (SA), Castellabate (SA), Prignano Cilento (SA) e Cicerale (SA), Lusciano (CE), Acerra (NA), Montoro (AV).

L’attività di indagine, concentrata nell’arco di pochi mesi, ha altresì consentito di evidenziare come il gruppo criminale, concentrato sulla sottrazione di rame, non
disdegnasse tuttavia anche refurtiva di altro genere, derubando finanche alcune derrate alimentari.