Tenta di accoltellare figlia e compagna nel Salernitano. La vicenda, accaduta lo scorso weekend, vede protagoniste due ragazze che di qui a breve avrebbero lavorato in centro. La giovane: “Inseguite fino alle 5 del mattino”.

Direttamente dal Medioevo una nuova agghiacciante vicenda. Perché alla storia condivisa dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli non ci si vuole quasi credere. Arretratezza culturale da un lato, ignoranza dall’altro. Vittime due giovani donne. La prima, Francesca, origini calabre. L’altra, Immacolata, nata a Napoli.

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Le giovani, a Salerno per una cena a casa di parenti, sarebbero state prima aspramente criticate. Poi, dopo aver alzato il gomito, il padre della giovane avrebbe provato ad accoltellare la figlia e la compagna. Ora le due ragazze sono tornate in Calabria, dove hanno denunciato l’accaduto alla stazione dei carabinieri.

Eravamo a Salerno a casa di una parente, perché lunedì avremmo iniziato a lavorare in un negozio. In quella casa c’erano anche mia madre e mio padre, che sapevano della nostra relazione che va avanti da più di un anno”.

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È l’incipit del racconto di Immacolata. “Quella sera abbiamo notato che era già alterato dall’alcol. Continuava a ripetere di voler prendere 30 anni di carcere. Ma non abbiamo dato peso a queste parole, conoscendolo. Ci chiede poi di uscire per prendere un caffè. Mi accorgo che ha un coltello e inizio ad avere paura. Appena la mia ragazza mi abbraccia, lui ci prende e ripete “Voglio fare 30 anni di carcere”. E poi “Voi volete morire insieme? E’ arrivato il momento”.

A questo punto l’uomo, stando al racconto, inizia ad aggredire le giovani: “Estrae un coltello e punta Francesca, io provo a difenderla e vengo colpita. Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo denunciato tutto alla polizia che ci ha aiutato a tornare a Crotone in sicurezza. Lui ad oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”.