Oggi, venerdì 3 marzo si commemora il tragico incidente di Balvano il più grande disastro della storia ferroviaria avvenuto circa 79 anni fa.
Nel 1944, un treno merci entrò nella “Galleria delle Armi”, tra le stazioni di Balvano-Ricigliano e Bella-Muro, sulla linea Battipaglia-Potenza. Una volta entrato in galleria, il treno non riuscì più a muoversi. Centinaia di vittime morirono a causa delle esalazioni delle due locomotive a vapore, poiché il treno, tentando di proseguire la corsa, sviluppò grandi quantità di monossido di carbonio che causarono la tragedia.
Tra queste, il Comune di Agerola ne ha volute ricordare cinque che, in cerca di una vita migliore, quel giorno si trovavano su quella locomotiva. Cinque uomini agerolesi, si trovavano sul treno, infatti, per per raggiungere luoghi ove barattare qualche merce in cerca di cibo, provando a superare la fame a cui la guerra li aveva costretti.
Il contesto storico parla infatti chiaramente. In un clima fortemente fascista che vide l’Italia spezzarsi in due molti cittadini campani residenti nelle zone costiere tentarono di raggiungere la Basilicata, assaltando i treni merci e cercando di trovare un modo per sopravvivere alla fame, che in quel momento era dilagante.
Il treno, sarebbe dovuto partire vuoto, ma in realtà nelle stazioni intermedie la locomotiva fu presa d’assalto da gente carica di merce da barattare alla borsa nera. Non ci fu modo, per il personale di bordo, di tenere sotto controllo quella folla impazzita ed in seguito di salvarla dai gas nocivi.
Il Comune di Agerola ha voluto dunque esprimere il suo cordoglio per ricordare l’accaduto perchè come scrive sulla sua pagina social: “Ricordare il loro sacrificio significa onorare la memoria di chi ha valicato i confini della propria terra alla ricerca della prosperità, non riuscendo purtroppo a coronare il sogno di riscatto”.