Cronaca

Affonda barca a Punta Campanella: in corso le operazioni di recupero e monitoraggio ambientale

È stata avviata un’inchiesta da parte della Guardia Costiera per chiarire le cause dell’affondamento di una barca da diporto avvenuto domenica 15 giugno 2025 nelle acque dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, in prossimità dello scoglio Scruopolo, a breve distanza dalla baia di Recommone.

L’imbarcazione, salpata da Sorrento con a bordo otto persone – tutte rimaste illese – avrebbe subìto un’avaria che ne ha provocato il rapido semiaffondamento. Le autorità hanno effettuato un sopralluogo già nelle ore successive all’incidente e sono proseguite questa mattina le attività di controllo, coordinate dall’AMP di Punta Campanella e dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, competente per territorio.

Monitoraggio e contenimento

Secondo quanto comunicato ufficialmente, non si segnalano al momento sversamenti rilevanti di carburante. È stata individuata soltanto una lieve presenza di sostanze galleggianti, probabilmente residui di idrocarburi, che non destano particolari preoccupazioni ambientali. L’area resta comunque sotto osservazione costante.

Nel frattempo, la Capitaneria di Porto ha diffidato il proprietario dell’unità sinistrata affinché proceda senza indugi al recupero dell’imbarcazione. È stata inoltre richiesta l’installazione di panne di contenimento attorno allo scafo per prevenire eventuali fuoriuscite di carburanti o oli, in linea con le procedure previste per incidenti di questo tipo.

Indagine in corso e appello al rispetto delle regole

L’inchiesta, condotta secondo quanto stabilito dal Codice della Navigazione, è finalizzata a ricostruire con esattezza dinamica, responsabilità e circostanze che hanno portato all’incidente. L’ispezione subacquea già effettuata sul relitto ha fornito indicazioni preliminari utili al proseguimento delle indagini.

In una nota congiunta, l’AMP di Punta Campanella e la Guardia Costiera hanno colto l’occasione per ricordare a tutti i diportisti l’importanza di osservare le normative vigenti nelle aree marine protette, prestando particolare attenzione alla velocità, alla distanza dalla costa e alle zone di tutela. A tal proposito, viene suggerito l’utilizzo dell’applicazione “Blue Discovery”, pensata per favorire una navigazione consapevole e rispettosa dell’ambiente.

Redazione Web

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