Stretta sulle norme dell’ospitalità in Campania. A rischio multa diverse migliaia annunci di locazione abusivi. Stop a turisti nei bassi stretti o nei garage. I comuni dovranno istituire un apposito registro per la tenuta della banca dati. I dettagli sulle colonne de ilMattino.
Dalla Regione arriva una stretta importante sulle norme dell’hospitality extralberghiera, in particolare le locazioni brevi. Regolarizzare la selva dei posti letto in Campania è la mission delle Amministrazioni. Ne comporta una naturale decrescita delle strutture abusive in favore di chi lavora in modo regolare e della qualità generale dell’ospitalità per i turisti.
Con il provvedimento di Palazzo Santa Lucia, approvato dal consiglio regionale il 5 luglio, la Regione istituisce le locazioni brevi regionali dando alla tipologia ricettiva l’opportunità di comunicare al comune la propria presenza e regolarizzare con l’attribuzione del codice unico.
Ridotto il numero minimo di pernotto nelle case vacanze e per il beb alla parola proprietario/possessore sarà sostituita quella di titolare per facilitare gli iter burocratici ed evitare lungaggini. Leggi qui il nostro approfondimento dedicato.
Anche per gli affitti di pochi giorni, in sostanza, bisognerà fornire diverse garanzie al municipio. Chiunque voglia mettere a disposizione dei turisti un posto letto, in pratica, dovrà rispettare minime e condivise norme igienico-sanitarie e comunicare al Comune l’inizio dell’attività.
L’overtourism, come abbiamo potuto verificare anche in Costiera Amalfitana, se non controllato, diventa un boomerang. A tal proposito Amalfi si è dotata di un piano ad hoc utile a gestire e non subire i flussi. Leggi a questo link il nostro articolo dedicato.
La legge regionale sui fitti brevi è uno strumento che avrà una sua efficacia per regolarizzare la situazione e ridurre il numero di strutture ricettive extralberghiere abusive.