Non conforme. Ergo, stop. Arriva l’ennesima bocciatura per le acque di Minori. I nuovi prelievi dell’Arpac hanno dato un esito sfavorevole, confermando il divieto di balneazione che corre lungo 941 metri di costa Amalfitana.

L’ordinanza, contingibile e urgente per pericolo d’igiene e sanità pubblica, stabilirà così il perdurare del divieto di balneazione nel tratto di costa del litorale cittadino.

Non sono i primi prelievi del caso. Già lo scorso 19 agosto – analisi supplementari dopo i risultati del 9 agosto – gli uomini dell’Arpac giunsero a Minori per valutare la qualità dell’acqua. Discriminante per la balneabilità dell’acqua, la presenza di carica eccessiva dei batteri escherichia coli e enterococchi intestinali.

A fronte di un valore limite fino a 500 Mpn su 100 ml – calcolo per contare la carica microbiotica -, a Minori i numeri sono oltre la soglia minima del 60 percento per l’escherichia coli. Entro i valori gli enterococchi intestinali.

Le analisi del 30 agosto, quindi, confermano i risultati precedenti. Di conseguenza è facile aspettarsi la conferma del divieto – istituito attraverso l’ordinanza dello scorso 11 agosto – di balneazione sulla costa di Minori. Balneabilità confermata, invece, per quasi tutte le località delle province di Napoli e Salerno in cui l’Arpac ha effettuato prelievi e analisi di campioni d’acqua marina nelle scorse settimane. Bocciate, oltre a Minori, anche Purgatorio di Meta.

Le criticità sono legate principalmente all’andamento delle precipitazioni e ad alcune perduranti difficoltà dei sistemi di gestione delle acque reflue in situazioni di piena.

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