Si fa sempre più strada l’ipotesi di accorpamento degli istituti comprensivi di Ravello e Scala all’Istituto Comprensivo “Pascoli” di Tramonti. Trova, dunque, spazio la proposta, da tempo ventilata da parte delle tre amministrazioni comunali del territorio, di riorganizzare in maniera unitaria la gestione amministrativa e didattica dei plessi scolastici in funzione dei nuovi requisiti dimensionali minimi previsti dalla riforma Valditara. 961 il numero minimo di studenti previsto per il prossimo anno.
I tre comuni interessati dall’ipotesi di accorpamento si sono, dunque, prefissati l’obiettivo di individuare, in tre distinte delibere contenutisticamente affini tra loro, modalità organizzative unitarie per il funzionamento degli uffici amministrativi scolastici, garantendo, inoltre, l’apertura di una sede distaccata della segreteria anche nel comune di Scala.
Un atto dovuto, dunque, come conseguenza di un ampio percorso di condivisione di un’esigenza già ravvisata negli anni scorsi dalle tre amministrazioni e che, ora, viste le mutazioni della normativa vigente, appare necessario.
“L’Istituto Comprensivo di Scala-Ravello si trova già da anni in reggenza – ha commentato il primo cittadino di Tramonti Domenico Amatruda – Essendo venuto meno il numero minimo di 400 iscritti (ne conta oggi 384, ndr) anche al Pascoli, proposi già da tempo ai comuni che hanno attinenze ed affinità territoriali di metterci insieme, e tutto questo non fu possibile“.
In seguito alle nuove notizie sul dimensionamento scolastico è, però, necessaria una nuova programmazione. Nel frattempo i comuni di Tramonti, Ravello e Scala chiederanno alla Provincia di ottenere un’autonomia scolastica. Che, tuttavia, nonostante l’accorpamento non rispetta ancora i requisiti dimensionali minimi previsti dalla riforma.
Tuttavia, l’unione dei tre istituti resta possibile, in virtù di una flessibilità riconosciuta dallo Stato centrale agli enti regionali e che da un lato consente di riconoscere autonomie scolastiche con un numero più basso di iscritti rispetto alla soglia minima, dall’altro, dall’altro obbliga le Regioni a individuare meccanismi compensativi.
“C’è da tener conto, però – ha precisato sul punto il Sindaco di Tramonti – che ci troviamo innanzi ad un territorio disagiato: c’è una volontà politica delle tre amministrazioni comunali. Potremmo avere quattro autonomie scolastiche in Costa d’Amalfi e non raggiungeremmo il numero minimo previsto per legge per poco più di un centinaio di alunni“.
Restano, infatti, al momento non auspicabili per i sindaci del territorio ipotesi di accorpamento ulteriori rispetto a quelle attualmente previste. Se per Tramonti, Ravello e Scala ormai il dado è tratto, meno univocità sembra esserci in merito all’accorpamento di altre due importanti istituzioni scolastiche (di istruzione superiore) presenti sul territorio: il “Marini Gioia” di Amalfi ed il “Comite” di Maiori.
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