La tremenda vicenda di Michel Fourniret viene ricostruita nel film A un passo dalla verità. Scopriamo la sua storia vera.

La figura di Michel Fourniret: l’Orco delle Ardenne

Michel Fourniret, soprannominato l’Orco delle Ardenne, è stato uno dei più noti serial killer della storia criminale francese. Nato a Sedan il 4 aprile 1942, ha terrorizzato la Francia e il Belgio con una serie di efferati omicidi, rapimenti e violenze sessuali, per i quali è stato condannato all’ergastolo. La sua vicenda criminale, iniziata negli anni ’80, ha portato alla luce una delle pagine più oscure della cronaca nera europea.

Gli omicidi di Michel Fourniret: una lunga scia di sangue

La carriera criminale di Fourniret è caratterizzata da una serie di omicidi brutali e premeditati. Nel giugno e luglio del 2004, l’uomo ha confessato di aver rapito, stuprato e ucciso otto ragazze in un periodo di 14 anni, tra gli anni ’80 e i primi anni 2000. Inoltre, è stato accusato di altri dieci omicidi, nove dei quali commessi in Francia e uno in Belgio. Tra le sue vittime più note figurano Isabelle Laville, una ragazza di 17 anni scomparsa nel 1987, e Elisabeth Brichet, una dodicenne belga rapita nel 1989.

Due delle sue vittime sono state ritrovate vicino al Castello di Sautou, una proprietà di Fourniret nelle Ardenne francesi. La polizia francese e belga, nel luglio 2004, ha recuperato i resti di Jeanne-Marie Desramault, una studentessa francese di 22 anni scomparsa nel 1989, e di Elisabeth Brichet, dopo che Fourniret ha condotto gli investigatori sul luogo del delitto.

L’arresto di Fourniret e la complicità della moglie

Fourniret fu arrestato nel giugno 2003, dopo un tentativo fallito di rapire una ragazza in Belgio. Fu proprio sua moglie, Monique Olivier, a denunciarlo, ispirata dalla condanna di un’altra donna, Michelle Martin, moglie del famigerato Marc Dutroux. La Olivier rivelò alle autorità che suo marito aveva commesso numerosi omicidi e aveva rapito diverse giovani donne.

Nel marzo 2020, Fourniret confessò il rapimento e l’uccisione della bambina Estelle Mouzin, scomparsa nel 2003 dalla cittadina di Guermantes. Alcuni mesi dopo, la sua ex moglie fornì dettagli cruciali sull’omicidio, confermando che lui aveva rapito, violentato e ucciso la piccola Estelle. Queste dichiarazioni portarono alla sua imputazione per complicità in uno dei casi irrisolti più noti della storia criminale francese.

Le accuse di altri crimini e l’ombra su vecchi casi

La lista dei crimini di Michel Fourniret non si ferma agli omicidi noti. Le autorità di diversi paesi, tra cui Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania e Danimarca, hanno riaperto vecchi casi di scomparse e omicidi sospetti avvenuti tra il 1990 e il 2000. In Danimarca, ad esempio, un’identikit di un sospettato per stupro sembrava corrispondere a Fourniret, ma gli esami del DNA lo scagionarono. Anche nei Paesi Bassi, le indagini sulla scomparsa di Tanja Groen e Nicky Verstappen hanno portato a sospettare di lui.

Fourniret è stato anche sospettato di essere il vero assassino della bambina di 8 anni Marie-Dolorès Rambla, un crimine per cui Christian Ranucci era stato condannato e giustiziato nel 1976. Nuove prove indicano che Fourniret era presente a Marsiglia durante l’omicidio e che il suo modus operandi corrispondeva a quello dell’aggressore.

L’arresto e la morte di Michel Fourniret

Nel 2008, Michel Fourniret è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale per una serie di omicidi che hanno sconvolto la Francia e il Belgio. Sua moglie, Monique Olivier, è stata condannata a sua volta all’ergastolo per complicità. Nel corso degli anni, nuove confessioni e dichiarazioni hanno continuato ad emergere, alimentando ulteriormente l’orrore per le sue azioni.

Il 10 maggio 2021, il procuratore di Parigi ha annunciato la morte di Michel Fourniret. Nonostante la sua scomparsa, le indagini sui suoi crimini continuano, con la speranza di fornire giustizia a tutte le vittime e alle loro famiglie